Mini-Ires già valida per le assunzioni dal 1° ottobre 2018
Così non si bloccano i contratti fino a dicembre Benefici fiscali dal 2019
La mini-Ires sulle nuove assunzioni è già operativa. Per chi scommette sul capitale umano a partire dal 1° ottobre 2018, ogni lavoratore dipendente assunto costituisce incremento della base occupazionale rispetto al 30 settembre scorso. In sostanza le imprese che assumono a tempo determinato o indeterminato nell’ultimo trimestre dell’anno in corso potranno beneficiare del taglio di 9 punti percentuali dell’aliquota Ires passando da un prelievo del 24% al 15% sugli utili reinvestiti per incrementare l’occupazione. Uno sconto fiscale di cui l’impresa beneficerà a partire dall’anno d’imposta 2019, ossia dal prossimo 1° gennaio.
È quanto prevede espressamente l’articolo 8 del disegno di legge di bilancio presentato dal Governo mercoledì alla Camera e che da dopodomani inizierà il suo iter in commissione Bilancio di Montecitorio.
Lo spartiacque del 1° ottobre 2018 va considerato comunque come una misura di sistema. Ai fini dell’agevolazione, infatti, le nuove assunzioni dovranno essere incrementali rispetto al costo del personale e al numero dei dipendenti dell’azienda fissato al 30 settembre 2018. Con la data del 1° ottobre il Governo vuole scongiurare possibili comportamenti al limite della correttezza, come ad esempio il ricorso al licenziamento di dipendenti e a una loro riassunzione solo a partire dal 1° gennaio con l’entrata in vigore della legge di bilancio e beneficiare dell’aliquota ridotta al 15% sull’utile investito. Allo stesso tempo la retroattività a inizio ottobre potrà fare da volano alle assunzioni negli ultimi tre mesi dell’anno consentendo alle imprese di conteggiare ai fini dell’incremento della base occupazionale i dipendenti assunti nell’ultimo trimestre 2018. Problema questo che non si pone per gli investimenti in beni strumentali visto che le imprese potranno utilizzare fino al prossimo 31 dicembre il superammortamento. C’è poi sempre l’iperammortamento, che seppur rivisto e corretto al ribasso (si veda il servizio in pagina) continuerà ad agevolare gli investimenti ad alta tecnologia per tutto il 2019.
Sempre in tema di assunzioni la norma precisa che i lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale entrano nella base occupazionale in misura proporzionale alle ore prestate rispetto a quelle del contratto nazionale. Mentre i soci lavoratori di società cooperative sono equiparati ai lavoratori dipendenti.
La norma presentata alla Camera conferma che l’agevolazione è riconosciuta esclusivamente per investimenti incrementali. Sono del tutto irrilevanti gli investimenti “di sostituzione” in quanto non sono considerati indicatori della crescita. Inoltre sono espressamente esclusi dall’agevolazione gli acquisti di immobili e di veicoli non strumentali all’attività d’impresa.
Ma quanto vale per le imprese la mini-Ires? Secondo la relazione tecnica presentata alla Camera in termini di competenza il taglio di 9 punti percentuali dell’Ires si traduce in una riduzione di gettito di poco superiore a 1,1 miliardi. Che arrivano a sfiorare i 2 miliardi di euro nel 2020.