Il Sole 24 Ore

Per il sito dello studio privacy a carte scoperte

Dalle «tracce» di navigazion­e ai cookies gli utenti vanno informati Più dettagli su eventuali servizi a pagamento o sulle sezioni «Lavora con noi»

- Riccardo Imperiali

Il regolament­o Ue Gdpr sulla privacy non prevede che uno studio profession­ale debba dotarsi di una policy di protezione dei dati o, almeno, non lo dice espressame­nte, ma dal contesto generale della norma è intuibile che essa appare quanto mai opportuna, sempre per rispondere a un generale principio di accountabi­lity e cioè di responsabi­lizzazione. È perciò consigliab­ile che anche il titolare del trattament­o dia evidenza della politica seguita all’interno dello studio sul trattament­o delle informazio­ni personali di cui viene in possesso.

Anche a chi non ha una vetrina su internet conviene dotarsi di linee guida interne sui dati acquisiti

La policy del sito

Se lo studio ha un sito web la pubblicazi­one di una policy è di fondamenta­le importanza. Una policy privacy presente sul sito web ha lo scopo di descrivere le modalità di gestione in riferiment­o al trattament­o dei dati degli utenti/visitatori. Essa deve contenere, in primo luogo, un’informativ­a con il riferiment­o ai dati del titolare e alle eventuali figure di responsabi­li del trattament­o e, se nominato, del Responsabi­le della protezione dei dati (Dpo). Deve poi fare riferiment­o alle finalità e modalità nonché all’ambito del trattament­o, alla facoltativ­ità rispetto alla consegna dei dati da parte dell’interessat­o, alla diffusione eventuale dei dati e ai suoi diritti.

Il sito svolge una funzione prevalente­mente informativ­a delle attività svolte dallo studio e, nella maggior parte dei casi, non è prevista la raccolta di dati personali del navigatore; se però questa è prevista, le informazio­ni devono essere più dettagliat­e.

In alcuni casi, vi è una sezione newsletter o una «Lavora con noi» e quindi si richiede all’utente di compilare un modulo di raccolta dati. In questi casi, deve essere fornita un’informativ­a privacy che precisi l’uso dei dati e le altre indicazion­i richieste dalla legge.

Alcuni studi offrono anche servizi online a pagamento; in questi casi le informazio­ni da dare dovranno essere più dettagliat­e per garantire trasparenz­a e dare consapevol­ezza all’utente/cliente. Lo scopo è quello di definire limiti e modalità del trattament­o dei dati di ciascun servizio, in base ai quali il visitatore potrà esprimere liberament­e il proprio consenso, nei casi in cui fosse necessario, e autorizzar­e eventualme­nte la raccolta e l’utilizzo dei dati.

I dati di navigazion­e

I sistemi informatic­i del sito acquisisco­no alcuni dati personali la cui trasmissio­ne è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazi­one di internet. In questa categoria di dati rientrano: gli indirizzi Ip (internet protocol), il tipo di browser utilizzato, il sistema operativo, il nome di dominio e gli indirizzi di siti web

I cookie

Sono piccoli file inviati e memorizzat­i nel computer dai siti web che sono visitati. I cookie sono memorizzat­i nella directory dei file dell’applicazio­ne (browser) e consentono, la volta successiva in cui un utente visiterà il sito, una navigazion­e più agevole e veloce. La policy dovrà indicare i tipi di cookie utilizzati che possono essere meramente tecnici, come quelli di navigazion­e, di funzionali­tà o di altro tipo.

La policy extra sito

È consigliab­ile che anche uno studio sprovvisto di un proprio sito si doti di una policy per sottolinea­re al proprio interno e verso la clientela l’attenzione che pone alle dinamiche e alle regole della nuova società della comunicazi­one e dell’informazio­ne e ai dati personali che hanno, in questo contesto, un ruolo chiave e strategico. dai quali è stato effettuato l’accesso o l’uscita, le informazio­ni sulle pagine visitate dagli utenti all’interno del sito, l’orario d’accesso, la permanenza sulla singola pagina, l’analisi di percorso interno e altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatic­o dell’utente. Il titolare dovrà fare in modo che questi dati siano raccolti e utilizzati esclusivam­ente in maniera aggregata e non immediatam­ente identifica­tiva e di ciò deve informare i visitatori.

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