Alta tecnologia per la verdura già pronta da mangiare
Lo dicono i dati di uno studio recente di AC Nielsen: il fatturato dei prodotti di IV gamma in Italia nel 2017 ha raggiunto il valore di 850 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente pari a circa il 5,2% e un aumento in volume pari al 4,8%. Oltre l’80% di questo valore è riferito alle varie tipologie di insalate. In aumento anche il livello di penetrazione di tali prodotti (oltre il 75% delle famiglie italiane acquista prodotti di IV gamma) e la frequenza di acquisto. Gran parte del fatturato si verifica nel Nord-Est (quasi il 40%) e nel Centro Italia (oltre il 25%), mentre nel Sud si arriva al 13% del totale.
La IV gamma risponde a una domanda di servizio associata al consumo di frutta e ortaggi e a dimostrazione di ciò si assiste a un vero e proprio boom delle insalate in ciotola che, grazie all’estrema praticità nei consumi fuori casa e al grande assortimento di formulazioni che associano anche proteine e condimenti vari, hanno avuto un aumento delle vendite di oltre il 40%, rappresentando ormai più del 4% del fatturato totale (che non è poco, considerando che si tratta di uno dei prodotti più costosi della categoria). Ma cosa c’è dietro a un’insalata in ciotola, lavata e pronta da mangiare? C’è una filiera molto ampia, che passa dai produttori di sementi certificate, ai produttori di macchine per la raccolta delle insalatine, radicchio e prodotti a foglia in campo o in serra, come Hortech. Dai macchinari per la pulizia, l’asciugatura e il confezionamento, alle aziende agricole che usano queste macchine per portare i prodotti sugli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata. Hortech, in questo contesto e nel corso degli anni, ha trovato un suo posizionamento sia in Italia, sia all’estero. Con sede ad Agna, in provincia di Padova, l’azienda si occupa di tecnologie applicate all’orticoltura e progetta e realizza macchinari per la preparazione del terreno, il trapianto e la raccolta del prodotto orticolo. Fondata nel 2004 da professionisti con esperienza decennale, oggi Hortech è presente in oltre 60 Paesi ed è diventata una realtà internazionale di riferimento. L’innovazione tecnologica è il motore principale che spinge l’azienda a produrre macchine qualitativamente superiori e all’avanguardia. Per questo Hortech reinveste parte dei suoi utili in ricerca e sviluppo: per ideare macchinari efficienti, affidabili e altamente personalizzabili, e massimizzarne costantemente le prestazioni e i risultati. L’idea di innovazione continua contempla anche le nuove e fondamentali esigenze legate al rispetto dell’ambiente e alla salute del lavoratore e del consumatore.
Con i macchinari elettrici si eliminano infatti i gas di scarico e di conseguenza l’ambiente di lavoro è più silenzioso e più pulito, sia per l’operatore, sia per la coltura. Ne sono un esempio le attuali raccoglitrici elettriche, che oltre a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera, permettono un importante taglio dei costi, anche per quel che riguarda la manutenzione.
La batteria consente un’autonomia di circa 18 ore di lavoro e hanno una durata media di 1.500 ricariche, corrispondente a circa quattro anni di uso continuativo.
Far coincidere resa, salubrità e qualità del prodotto, è la sfida che Hortech ha saputo cogliere, rispondendo così alla sempre maggiore richiesta di macchine elettriche per la raccolta di prodotti di IV gamma. Il 2018 è l’anno di EIMA, la più importante manifestazione nazionale dedicata alle macchine e attrezzature per i settori dell’agricoltura e del giardinaggio che, giunta ormai alle soglie del mezzo secolo di vita, proporrà ancora una volta un’ampia e aggiornata panoramica dell’offerta di soluzioni e tecnologie sviluppate dal gotha della meccanizzazione agricola internazionale.
E anche quest’anno la kermesse bolognese, in programma dal 7 all’11 novembre presso il quartiere fieristico del capoluogo emiliano, vedrà fra i suoi protagonisti assoluti Hortech, al padiglione 31, stand B1.