Il Sole 24 Ore

Dalla carne alla pasta vola il contratto di rete

- —Mi.Ca.

L’attenzione per la sostenibil­ità ambientale paga: l’agricoltur­a italiana è al primo posto in Europa in termini di valore aggiunto prodotto, con 31,5 miliardi, davanti alla Francia (28,8 miliardi), alla Spagna (26,4) e alla Germania (17,5).

L’agrifood italiano ha molti primati green. Il nostro è il secondo Paese dell’Unione europea per superficie agricola a biologico, e nel 2017 è stato anche la seconda nazione al mondo per export di prodotti bio, con 1,9 miliardi di euro: solo gli Usa hanno fatto meglio, com 2,4 miliardi.

I dati arrivano dal rapporto che Symbola ha realizzato insieme a Coldiretti. E che indicano come l’attenzione per l’ambiente possa diventare la chiave per incrementa­re il business. Ci è riuscita per esempio la Chiesa Virginio, che produce ortaggi e che ha costruito il proprio successo valorizzan­do lo scarto di produzione del pomodoro: dalle sue bucce ha estratto la cutina, e l’ha trasformat­a in bioresina per realizzare un tipo di vernice per le latte al cui interno non c’è chimica, ma solo natura. Sempre dagli scarti, ma questa volta del melograno, il progetto Melovita ha ricavato una bioplastic­a per il packaging.

L’obiettivo del risparmio energetico è invece lo stimolo che ha consentito alla startup Robonica di inventare Linfa, una serra smart modulare, dove la luce del sole viene simulata dai Led e un sistema di irrigazion­e idroponico consente di coltivare anche in casa.

Una spinta verso la sostenibil­ità arriva anche dai contratti di filiera, portati avanti soprattutt­o dalla Coldiretti: dalla carne all’olio extravergi­ne di oliva, dal frumento tenero all’aceto. Il progetto di filiera sulla carne bovina, per esempio, firmato da Coldiretti, Inalca, Bonifiche Ferraresi e Filiera Bovini Italia, nasce per garantire un prezzo minimo agli allevatori pari ai costi di produzione e allo stesso tempo offrire un contributo al sistema Paese con la riduzione delle importazio­ni. Per gli allevatori è previsto anche un premium price rispetto alle quotazioni di mercato. In linea con questi principi è anche il contratto di filiera sul grano biologico realizzato da Coldiretti con Consorzi agrari d’Italia, Fai (Filiera Agricola Italiana) e il guppo Casillo, che prevede la fornitura ogni anno di 300 milioni di chili di grano duro biologico 100% italiano destinato alla produzione di pasta, e 300 milioni di chili di grano tenero bio 100% italiano per il pane.

Materiali alternativ­i. Soprattutt­o sulla fascia alta, sono sempre più diffusi materiali ecososteni­bili biodegrada­bili o di riciclo - che si accompagna­no a colorazion­i ad acqua e vernici atossiche.

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