Eco-mobili in legno certificato o di riuso
Non solo belli, non solo funzionali. Oggi gli arredi vengono scelti sulla base di una serie di valori e caratteristiche che vanno ben oltre l’estetica e la comodità di utilizzo. E che, nel tempo, sono diventati fattori determinanti nella decisione d’acquisto.
La sostenibilità è uno di questi fattori-valori. Ed è uno dei vessilli dell’industria italiana del legno-arredo, che secondo le rilevazioni Mediobanca genera ricavi annui per 41miliardi di euro. Approcci progettuali innovativi e ricerche sui materiali che da anni coinvolgono molte aziende, solo per fare alcuni esempi, Valcucine, Poliform, Lago. Ma anche Caimi brevetti .
Il lavoro di efficientamento (energetico e non solo) dell’industria del legno-arredo made in Italy opera su un doppio binario: quello dei processi di lavorazione e quello dei prodotti. Tra questi ultimi ci sono, senza dubbio, i materiali: un ruolo di prim’ordine spetta sempre ai materiali naturali come il legno - oggi certificato, frutto di una selezione “a basso impatto ambientale”, e quindi derivato non da deforestazioni ma , per esempio, da alberi caduti naturalmente o da foreste rigenerate, o, ancora “di riuso” -, ma, specialmente nel segmento di mercato di fascia alta, sono sempre più diffusi materiali ecosostenibili - biodegradabili o di riciclo - di nuova generazione. Che spesso si accompagnano a colorazioni ad acqua, vernici atossiche.
La tecnologia gioca sempre un ruolo decisivo nel comparto arredi. Le componenti di cucine e bagni, per esempio, oggi sono pensate per offrire soluzioni hi-tech che, tra i propri effetti, vantano anche un risparmio energetico: rubinetti intelligenti e sanitari salva acqua; elettrodomestici a basso consumo energetico. Non è da meno l’industria dell’illuminazione, protagonista di Euroluce, dal 9 al 14 aprile 2019 alla fiera di Milano-Rho, nell’ambito del Salone del Mobile: l’introduzione del Led ha impresso una svolta importante in questo settore che ha fatto della sostenibilità la propria bandiera.
A garantire la continuità e l’efficacia dell’approccio eco-friendly nell’industria del mobile made in Italy è una peculiarità tutta nazionale: la presenza di tutti gli anelli della filiera produttiva sul territorio. Che lavorano in modo sinergico al cambiamento.
Due facce. Sono del comparto tessile il 10% delle emissioni inquinanti nel mondo. Ma, in Italia, ci sono anche aziende che sviluppano filati dalle reti da pesca e dagli esoscheletri dei crostacei