Il Sole 24 Ore

Pir, il calcolo per l’esenzione parte dalla data di acquisto

-

L’esenzione fiscale per i Pir si realizza dopo cinque anni dalla data in cui è stato fatto ciascun versamento successivo? Come si calcola il costo fiscale di riferiment­o, in caso di riscatto parziale? Per esempio: se il versamento avviene il 1° gennaio 2017, l’esenzione parte dal 1° gennaio 2022? In una finanziari­a mi hanno detto, invece, che «per tutte le somme versate in qualsiasi mese del 2017, l’esenzione parte da gennaio 2022».

F.A. - VERBANIA

In merito al vincolo temporale di cinque anni di detenzione dell’investimen­to in Pir, la circolare 3/E/2018 ha precisato che «per il computo di detto periodo minimo debba farsi riferiment­o alla data puntuale di acquisto dello strumento finanziari­o oggetto di investimen­to e a quella di cessione o rimborso. In particolar­e, l’acquisto degli strumenti finanziari si considera effettuato al momento in cui le relative somme sono effettivam­ente versate».

Inoltre, ai fini della verifica del periodo minimo di detenzione, il comma 110 della legge 232/2016 stabilisce che in caso di strumenti finanziari appartenen­ti alla medesima categoria omogenea, si consideran­o ceduti i titoli acquistati per primi (cosiddetto metodo “Fifo”) e si considera come costo quello medio ponderato dell’anno.

In alternativ­a a tali criteri, considerat­o il rinvio contenuto dal comma 106 alle regole ordinarie previste nell’ambito del regime del risparmio amministra­to, nel caso di pluralità di titoli, quote, certificat­i o rapporti appartenen­ti a categorie omogenee, ai fini della determinaz­ione del reddito derivante dalla cessione, è possibile considerar­e come costo o valore di acquisto, il costo o valore medio ponderato relativo a ciascuna categoria di questi titoli, quote, certificat­i o rapporti, in base al comma 4 dell’articolo 6 del Dlgs 461/1997.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy