Bonus Sud fruibile anche se l’investimento è concluso
Un’impresa che ha la struttura produttiva in una delle aree previste dall’articolo 1, commi da 98 a 106, della legge 208/2015 (bonus sud), nel corso del 2018 ha effettuato investimenti in beni strumentali nuovi (impianti) destinati alla produzione di un nuovo prodotto. Presentando la comunicazione prevista all’agenzia delle Entrate, tale impresa può fruire del credito d’imposta anche se gli investimenti sono già stati effettuati e i beni sono entrati in funzione? Oppure era necessario presentare la comunicazione prima che gli investimenti venissero materialmente portati a termine? In pratica, era necessario effettuare una sorta di “prenotazione” per ottenere il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno?
M.S. - COMO
La risposta è negativa. La preventività dell’istanza rispetto al completamento dell’investimento è prevista dalla normativa europea (e richiamata dalla circolare 34/E/2016) solo con riferimento ai progetti che godono delle risorse del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività 2014–2020» Fesr (Pon) e dei programmi operativi relativi al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014/2020 delle regioni in cui si applica l’incentivo. Si tratta di investimenti per importi uguali o maggiori di 500mila euro, ritenuti meritevoli dell’accesso a tali fondi, e non della generalità degli investimenti agevolabili con il credito d’imposta Mezzogiorno. Al di fuori dei casi indicati, non sussistono vincoli per la presentazione dell’istanza che può avvenire sia preventivamente sia a investimenti conclusi. Ciò che conta è che l’investimento sia effettuato nel periodo 1° gennaio 2016 – 31 dicembre 2019 e che, prima dell’utilizzo in compensazione del credito, il contribuente presenti all’agenzia delle Entrate una comunicazione per la fruizione del credito di imposta e venga a ciò autorizzato.