Quando l’università è telematica gli iscritti crescono del 30% l’anno
Alla Pegaso, tra i nuovi studenti, non solo adulti per l’aggiornamento professionale ma anche (sono il 50%) giovani immatricolati che chiedono percorsi al passo coi tempi
Pegaso, l’università telematica con quartier generale a Napoli, fa il pieno di immatricolazioni: negli ultimi cinque anni ha infatti registrato un incremento di iscrizioni del 30% annuo, mentre l’intero settore avanza al ritmo del 10%.
Nata con decreto ministeriale del 20 aprile 2006 (pubblicato in GU n. 118 del 23-5-2006, Suppl. Ordinario n. 125), l’università telematica partenopea oggi è nota in Italia e all’estero, grazie anche a una rete di sedi per lo più localizzate nei più prestigiosi Palazzi del Paese. Dal complesso monumentale di Santa Chiara a Napoli, a Palazzo Durini a Milano, Cornoldi a Venezia. Prestigiose e numerose: sono infatti più di 75le sedi in Italia che rilasciano titoli accademici per 10 corsi di laurea (giurisprudenza, ingegneria civile, scienze turistiche, economia aziendale, scienze motorie, scienze dell’educazione e della formazione, scienze pedagogiche, management dello sport, scienze economiche, ingegneria della sicurezza). L’offerta formativa è arricchita da 380 master professionalizzanti, 41 corsi di perfezionamento, 80 corsi di alta formazione, 300 esami singoli, 6 accademie, 2 certificazioni. Tutto ciò per oltre 80mila, tra iscritti ai corsi di laurea e post laurea.
Alla guida di Pegaso il fondatore Danilo Iervolino, quarantenne, con il “titolo”di uomo più giovane al vertice di una univers ità europea. In realtà l’idea dell’università telematica risale al 2004: dopo un lungo soggiorno in America del giovane Iervolino, durante il quale ebbe modo di approfondire il modello della formazione telematica, delle piattaforme tecnologiche, della rete distributiva. Iervolino, tornato in Italia (grazie anche alla promulgazione del decreto legge Moratti –Stanca che istituiva le università telematiche) mise a punto il progetto: l’Università Pegaso venne accreditata dal ministero nel 2006.
In realtà è il settore della conoscenza condivisa, in una parola dell’e-learning, che cresce rapidamente anno dopo anno. I corsi online più frequentati, sono per il 16,8% di business & management, per l’11,3% di scienze naturali, per il 10,8% di scienze sociali, per il 9,7% di informatica. L’e-learning è considerata di fatto una delle industrie col maggiore tasso di crescita, dal 2000 ad oggi del 900% anche perché, come rivela lo studio Brandon Hall (società di ricerca di livello mondiale in materia) l’apprendimento da remoto e in tempo reale, in genere, richiede meno disponibilità di tempo da parte degli studenti (dal 40 al 60% in meno) per imparare gli stessi concetti rispetto alla modalità tradizionale in aula.
Ma chi sceglie questo tipo di studi? Qui c’è la novità. A iscriversi a Pegaso, come emerso dall’analisi delle immatricolazioni degli ultimi anni, non è solo chi vuole continuare o riprendere studi che ha dovuto abbandonare. «Ma – dice Iervolino – esiste un “mercato di prima scelta”». In altre parole, i giovani che scelgono l’università telematica a 18 o 19 anni diventano numerosi, e già oggi sono pari a circa il 50% dei nuovi iscritti.
Perché scelgono l’ateneo on line? Chi fa questa scelta, di solito la percepisce come una soluzione improntata alla massima libertà e personalizzazione, basata su una destrutturazione del percorso formativo. Per fare un esempio, non ci sono propedeuticità, né moduli tematici fissi, grazie al lavoro dei tutor che seguono lo studente dal primo all’ultimo giorno. Insomma, si parla di una formazione totalmente studiata su misura.
Altro settore importante dell’attività dell’università telematica è la formazione continua per lavoratori, manager e professionisti.
Pegaso negli ultimi anni sta anche tessendo una fitta rete di relazioni per scambi culturali e formativi. Sia con atenei italiani che con centri di ricerca. In particolare in Campania ha rapporti con tutti gli atenei e con Benecon, uno dei centri di competenza promossi dalla Regione Campania, che si occupa di “Sistemi informativi e Statistica, per il sostegno e il trasferimento tecnologico alle imprese di knowhow innovativo”.
Inoltre, l’Università ha partecipato ad una newco con Unioncamere per il rilancio dell’Universitas Mercatorum, fondata dodici anni fa da Unioncamere e successivamente passata in parte nel gruppo Pegaso. Un accordo simile è stato stipulato con Digital Magics, business incubator quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, per istituire nel 2017 SartUp University, il più importante polo italiano di formazione telematica per tutti gli aspiranti nuovi imprenditori di progetti innovativi.