Il Sole 24 Ore

Armani si dimette dall’Anas Verso lo scorporo dalle Fs

Dimissioni chieste da Battisti e Toninelli. L’ad uscente: dissenso con il governo Il ministro: il vento sta cambiando, ora una nuova società con più tecnici

- Gianni Dragoni Giorgio Santilli

Azzerato il consiglio di amministra­zione dell’Anas. Ieri hanno dato le dimissioni l’amministra­tore delegato Gianni Armani e le due rappresent­anti di diretta espression­e delle Ferrovie dello Stato. Entro fine anno il decreto del Governo che tornerà a scorporare Anas da Fs.

Azzerato il consiglio di amministra­zione dell'Anas. Ieri hanno dato le dimissioni l’amministra­tore delegato Gianni Armani e le due rappresent­anti di diretta espression­e delle Ferrovie dello Stato, che possiedono (per ora) il 100% dell'azienda delle strade, Vera Fiorani e Antonella D’Andrea.

Le dimissioni del vertice erano state chieste nei giorni scorsi dal nuovo ad delle Fs, Gianfranco Battisti. Ieri la richiesta è stata rinnovata dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in un incontro con Armani e l’ad di Anas si è dimesso. Immediatam­ente sono partite le lettere di dimissioni delle due esponenti di Fs. Il cda, composto da cinque persone, è decaduto per le dimissioni della maggioranz­a dei consiglier­i.

Salta anche il presidente della società, Ennio Cascetta, che aveva resistito alla richiesta di Battisti di dimettersi. Cascetta era stato capo della struttura di missione del ministero delle Infrastrut­ture con Graziano Delrio ministro.

In una nota Armani ha motivato le dimissioni «in consideraz­ione del mutato orientamen­to del Governo sull’integrazio­ne di Fs e Anas».

L’attuale consiglio di Anas era stato rinnovato in gennaio dalle Fs per tre anni, poco dopo il passaggio del 100% della società alle Ferrovie. Le Fs all’epoca erano guidate dall’ex amministra­tore delegato Renato Mazzoncini, al quale a fine dicembre il governo Gentiloni aveva rinnovato il mandato per tre anni.

Dopo il passaggio di Anas dal Mef sotto le Fs, lo stipendio di Armani era stato aumentato da circa 240mila a 540mila euro lordi l'anno la parte fissa, con la possibilit­à di arrivare a circa 600mila con il variabile.

A fine luglio il nuovo governo M5S-Lega ha rinnovato il consiglio delle Fs e ha nominato Battisti amministra­tore delegato.

Già la prossima settimana dovrebbe essere nominato il nuovo consiglio di Anas. A seguire, ma comunque entro la fine dell'anno, dovrebbe arrivare anche un decreto del governo, su proposta del ministro Toninelli, che tornerà a scorporare Anas da Fs, trasferend­o nuovamente il pacchetto azionario della società stradale al ministero dell’Economia. Il Mef deve ancora decidere se tenerlo o dislocarlo presso una delle società controllat­e (si erano ipotizzate come soluzioni sia Cdp che Fincantier­i).

In serata è arrivato il commento via tweet del ministro Toninelli. «Il vento sta cambiando anche in Anas.Al passato lasciamo sprechi, stipendifi­ci e manovre meramente finanziari­e. Per il futuro lavoriamo a una nuova Anas con meno gente dietro alla scrivania e più tecnici che progettano, costruisco­no e mantengono sicure le nostre strade».

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IMAGOECONO­MICA In uscita. L'ad di Anas, Gianni Armani, ha comunicato ieri le dimissioni

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