Regina De Albertis alla testa di Ance Giovani
Non sarà un lavoro facile quello di Regina De Albertis, 35 anni, determinata, capacità di comunicazione, eletta ieri presidente dell’Ance Giovani: lavoro di rottura, che guarda avanti. «A noi imprenditori under 40 - dice - spetta l’onore e l’onere di rinnovare il modo di fare impresa nel settore delle costruzioni, mettendo in discussione senza timori le certezze del passato. Puntiamo al rilancio del partenariato pubblico-privato per arrivare ai nuovi mercati, fra cui i servizi pubblici e il sociale che ci consentono di ridurre la distanza dai cittadini, dobbiamo lavorare per far entrare nelle imprese una forte innovazione tecnologica, la parola d’ordine deve essere sostenilibità. I cittadini devono viverci non come consumatori di suolo ma come utilizzatori di suolo in chiave sociale. Portiamo servizi e sviluppo». Regina è ingegnere edile, lavora nell’impresa di famiglia, Borio Mangiarotti. Non manca il riferimento al papà Claudio, scomparso due anni fa, due volte presidente Ance a distanza di 15 anni, un innovatore illuminato che ha parlato per primo in Italia di rigenerazione urbana. «Mi ha insegnato a guardare avanti - dice Regina - . Quando avvii un progetto importante, mi diceva, ricordati che sarà pronto fra tre anni».