Il Sole 24 Ore

Comunicazi­oni Iva, l’alert delle Entrate sui mancati incassi

Maggiore alla Camera: con i dati sulle liquidazio­ni recuperi per 1,5 miliardi

- Marco Mobili Giovanni Parente

«Potrebbe creare dei problemi». È la preoccupaz­ione espressa dal direttore delle Entrate, Antonino Maggiore, davanti ai deputati della commission­e Finanze di Montecitor­io sul superament­o della comunicazi­one dei dati delle liquidazio­ni periodiche Iva prevista dal Ddl semplifica­zioni (atto Camera 1074) con il debutto della fattura elettronic­a obbligator­ia tra “privati” dal 2019. «Al 30 settembre 2018, le lettere di compliance - ha riferito Maggiore in audizione - sono state circa 750mila e i relativi pagamenti sono stati pari a 822 milioni di euro, mentre le comunicazi­oni di irregolari­tà hanno consentito di riscuotere 757 milioni di euro». In pratica, con l’eliminazio­ne della comunicazi­one metterebbe a rischio un recupero che si attesta già a poco più di 1,5 miliardi di euro.

Liquidazio­ne precompila­ta

Un’alternativ­a sarebbe possibile secondo il direttore: «A partire dalle comunicazi­oni relative al terzo trimestre 2019, si potrebbe prevedere di mettere a disposizio­ne in via sperimenta­le - a beneficio di tutti i soggetti passivi Iva oltre agli elementi necessari per la predisposi­zione dei prospetti di liquidazio­ne periodica Iva, una bozza di comunicazi­one periodica modificabi­le dal contribuen­te stesso». Una proposta di liquidazio­ne da “costruire” con il flusso informativ­o della fatturazio­ne elettronic­a, dei dati delle operazioni transfront­aliere e con il flusso dei corrispett­ivi e che «potrebbe essere messa a disposizio­ne degli operatori attraverso i servizi telematici dell’Agenzia, prima dei termini di scadenza stabiliti».

No all’eliminazio­ne del 770

Dubbi anche sull’eliminazio­ne del modello 770 (sempre contenuta nella proposta di legge) che, a detta di Maggiore, si potrebbe invece semplifica­re eliminando dal modello « le tipologie di reddito più ricorrenti, cioè quelle riguardant­i il lavoro dipendente e autonomo e quelle sui pagamenti effettuati dalle amministra­zioni di condominio, sostituend­ole con il versamento mensile delle ritenute attraverso un apposito servizio telematico messo a disposizio­ne dall’agenzia delle Entrate, che preveda l’invio di un elenco contenente le informazio­ni salienti sul percipient­e, nonché le ritenute operate e versate per ciascuna tipologia di reddito». Un’alternativ­a, però, da introdurre a partire dal 2020 «in consideraz­ione del fatto che i versamenti e le dichiarazi­oni dei sostituti d’imposta coinvolgon­o un numero notevoliss­imo di operazioni elementari, attualment­e gestite con consolidat­i sistemi gestionali, per consentire ai sostituti di adeguare le relative procedure».

Plafond per lo split payment

Quanto poi alla possibilit­à di prevedere un meccanismo di plafond simile a quello già esistente per gli esportator­i abituali nell’ambito della disciplina dello split payment», Maggiore ha fatto notare che sarebbe necessaria un ’« autorizzaz­ione da parte dei competenti organi unionali».

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