Il Sole 24 Ore

«La ricerca è falsata, non conta gli studenti che vanno all’estero»

Giuseppe Soddu. Per il preside del Parini di Milano i dati utilizzati da Eduscopio sono parziali e non aggiornati

- Maria Piera Ceci

Scivola fuori dalla top ten uno dei licei simbolo di Milano: il Parini. Ma il dirigente scolastico Giuseppe Soddu non ci sta e contesta i criteri utilizzati dalla «Fondazione Agnelli» per la classifica.

Cos’è che non va nella ricerca? Innanzitut­to il fatto che sono utilizzati dati riferiti a sei-quattro anni fa, un lasso di tempo in cui in una scuola può cambiare tutto. Dovrebbe essere chiarito espressame­nte. E poi contestiam­o il fatto che Eduscopio limita la ricerca solo agli atenei italiani ed esclude quelli esteri. Per noi questo è inaccettab­ile. Nella nostra scuola ci sono tantissimi diplomati, spesso i migliori, che scelgono di andare a studiare all'estero. Per Eduscopio è come se avessero interrotto gli studi. Questo ci penalizza doppiament­e. Primo perché manca il dato statistico e secondo perché se questi studenti fossero presi in esame alzerebber­o la media generale.

Il Parini è una scuola che non boccia?

Da tre-quattro anni non viene bocciato nessuno e sta scomparend­o la fascia 60-70 al voto di maturità. Siamo invece nell’ordine del 15% che prende 100. Per aiutare chi è in difficoltà, abbiamo un progetto per cui una parte del tempo i ragazzi la possono dedicare da subito in tutte le materie a colmare le lacune, durante tutto l’anno. E poi abbiamo tante idee. Come il laboratori­o di retorica che è unico: i ragazzi imparano a parlare in pubblico, con l'aiuto di attori. Ma con i dati parziali di Eduscopio è chiaro che siamo penalizzat­i.

In cima alla classifica a Milano c’è un liceo privato, l'Alexis Carrel. È possibile fare scuola di qualità anche nel pubblico?

Mi sembra una cosa positiva che sia in cima, non mi sento di criticare. E si può fare una scuola di qualità anche senza la retta delle private. Noi la facciamo. Siamo una scuola seria, non vendiamo fumo.

L’anno scorso siete ha fatto rumore una gita interrotta perché dei ragazzi avevano della marijuana. Vi ha penalizzat­o?

Quello che accade in una scuola come la mia finisce spesso sui giornali. Lo spinello è un fatto comune in tutte le scuole. La cosa non ci ha penalizzat­o e lo riprova il fatto che il Parini è passato in pochi anni da 27 a 44 classi. Abbiamo il numero chiuso, l'anno scorso abbiamo ricevuto 465 richieste su 200 posti. Quest'anno faremo più selezione, perché l'edificio non ha più spazio.

Cosa resta del Parini della Zanzara degli Anni Sessanta?

Resta lo Zabaione, un giornalino bellissimo, ma realizzato con uno spirito diverso: di osservazio­ne e non più di contestazi­one.

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GIUSEPPE SODDU Il preside del Parini di Milano critica la classifica Eduscopio

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