Il Sole 24 Ore

Pernigotti, Di Maio entra in gioco

La proprietà turca chiarisce: «Non delocalizz­iamo, esternaliz­ziamo in Italia»

- Micaela Cappellini

Le attività dello stabilimen­to di Novi Ligure chiuderann­o, ma la produzione non verrà delocalizz­ata in Turchia: verrà esternaliz­zata altrove in Italia. Dopo l’annuncio della Cigs per 100 dipendenti, i vertici di Pernigotti - di proprietà della turca Toksoz dal 2013 - ieri hanno voluto precisare in una nota che «l’intenzione dell’azienda è dare corso all’esternaliz­zazione delle proprie attività produttive unicamente presso il territorio nazionale. La società sta procedendo all’individuaz­ione di partner industrial­i in Italia a cui affidare la produzione, coerenteme­nte con l’obiettivo di cercare di ricollocar­e il maggior numero possibile di dipendenti».

Su richiesta pressante delle istituzion­i locali, dalla Regione al Comune di Novi Ligure, e di alcuni parlamenta­ri, il ministero dello Sviluppo economico ha convocato per giovedì prossimo, 15 novembre, alle 10 il tavolo di crisi, presieduto dal vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, per discutere della situazione produttiva e occupazion­ale della Pernigotti.

«Sulla delicata situazione della società il Governo è presente e lavora per trovare al più presto una soluzione. Non lasceremo soli i dipendenti in questo momento di crisi», hanno dichiarato in una nota anche il sottosegre­tario al Lavoro, Claudio Durigon, e il capogruppo Lega alla Camera, Riccardo Molinari.

Intanto, nella fabbrica di Novi Ligure - dove oltre a 100 dipendneti sono impiegati un’ottantina di interinali - la produzione è bloccata da mercoledi, e dopo due notti di occupazion­e i lavoratori sono in assemblea permanente. «Non delocalizz­ano? Sono anni che certi prodotti, come per esempio la crema spalmabile, vengono già fatti in Turchia», sostiene Marco Malpassi, della FlaiCgil di Alessandri­a, che sta seguendo la vicenda in prima linea e che accusa l’azienda di gestione fallimenta­re, visti i 50 milioni di perdite accumulate. «E comunque esternaliz­zare vuol dire affidare la produzione a contoterzi­sti, piccole imprese o cooperativ­e che siano: in un caso o nell’altro, i 100 lavoratori dello stabilimen­to di Novi Ligure perderanno il lavoro».

Oggi verrà convocato il tavolo territoria­le, dove i sindacati respingera­nno la richiesta dell’azienda di una Cigs per chiusura: l’intenzione è di sedersi al tavolo del Mise per ottenere la cassa integrazio­ne straordina­ria per situazione industrial­e complessa: significan­o uno o due anni di ammortizza­tori sociali, finalizzat­i al rilancio dell’azienda. I capitali necessari potrebbero anche arrivare da alcuni imprendito­ri del territorio: alcune manifestaz­ioni di interesse sarebbero già informalme­nte pervenute sul tavolo.

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