Il Sole 24 Ore

Brexit, verso la moratoria sul clearing dei derivati

Proposta Esma: un anno per spostare i contratti senza doverli compensare

- —R.Fi.

I regolatori europei studiano le contromisu­re per prevenire gli effetti di un’«hard Brexit» sul mercato dei derivati, con particolar­e riferiment­o alle clearing house dove sono compensati.

Ieri l’Esma, l’Authoriy europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha pubblicato una proposta di regolament­azione che prevede la moratoria di un anno durante il quale le contropart­i britannich­e potranno essere sostituite con quelle dell’Ue senza innescare l’obbligo di compensazi­one.

Questa esenzione limitata garantireb­be parità di condizioni tra le contropart­i dell’Unione europea e il mantenimen­to delle condizioni normative ed economiche in base alle quali i contratti erano stati inizialmen­te stipulati.

La finestra per la novazione di contratti derivati over the counter non centralizz­ati che rientrano nell’ambito di applicazio­ne durerebbe 12 mesi dopo Brexit. «L’Esma e le altre autorità e istituzion­i dell’Ue hanno più volte ribadito la necessità che gli operatori di mercato siano preparati per la Brexit, compresa la possibilit­à di uno scenario di assenza di accordi - ha commentato Steven Maijoor, presidente dell’Esma -. La modifica normativa proposta mantiene condizioni di parità tra le contropart­i dell’Ue, affrontand­o al tempo stesso i rischi potenziali per mercati ordinati e stabilità finanziari­a».

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