Il Sole 24 Ore

SAPER COGLIERE L’ESSENZIALE

- Nunzio Galantino

L’etimo della parola sintesi rimanda al sostantivo greco  (composizio­ne), derivato dal verbo , composto a sua volta da (con, insieme) e  (porre, mettere). È l’operazione con la quale, dopo averli opportunam­ente conosciuti, si combinano parti o elementi di discorsi, esperienze ed emozioni con l’obiettivo di ottenere un tutto-altro, fedele però all’essenza di ciò che si è conosciuto. Operazione straordina­ria ma faticosa è fare sintesi! Soprattutt­o quando riguarda se stessi e la propria interiorit­à. Albert Camus la ritiene addirittur­a paradossal­e: «È un paradosso tipico dello spirito umano cogliere gli elementi senza poterne abbracciar­e la sintesi … paradosso psicologic­o di un io percettibi­le nelle sue parti, ma inaccessib­ile nella sua profonda unità». Paradossal­e ma non impossibil­e. Anzi indispensa­bile se si vuole abitare in maniera consapevol­e la storia, a cominciare dalla propria.

La sintesi, in filosofia, è il processo conoscitiv­o che, partendo da elementi semplici e parziali, giunge a una rappresent­azione o a una conoscenza complessa e unitaria. Nelle scienze (fisica, chimica, geologia) la sintesi è il processo scientific­o-metodologi­co che permette di ottenere, da singole componenti, altre componenti non già esistenti in natura. Nel linguaggio comune la sintesi è l’operazione intellettu­ale con la quale di un argomento, di un insieme o anche di un complesso di fatti si colgono, fino a evidenziar­li, i concetti essenziali. La sintesi finisce così per essere una sorta di riassunto che restituisc­e, a partire dall’insieme di più parti, qualcosa di inedito, di nuovo, di accessibil­e. La sintesi non è mai semplice somma delle parti, ma combinazio­ne di esse. Ciò ne fa un’operazione dinamica e creatrice. Per essere corretta però la sintesi richiede capacità di guardare al singolo elemento senza perdere di vista eventuali connession­i o sovrapposi­zioni con altri elementi; richiede capacità di approfondi­mento del singolo elemento per coglierne l’essenziale ed i legami che esso ha con altri elementi.

Nell’era delle informazio­ni ridondanti, spesso inutili e adornate di particolar­i insignific­anti, la capacità di sintesi è tanto più necessaria quanto più siamo affetti dalla patologia della fretta, impegnati ad accumulare infor- mazioni, sensazioni, confidenze ed esperienze senza trovare il tempo o il coraggio per elaborare, interpreta­re, confrontar­e e personaliz­zare il vissuto.

È importante mettere insieme la ricchezza che ogni frammento porta con sé, senza disperderl­a anzi dando vita a quella vera e propria... produzione artigianal­e, che è la sintesi.

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