Il Sole 24 Ore

Detrazione Iva solo con l’e-fattura

I chiariment­i dell’Agenzia: condominio da gestire come i consumator­i finali Dal 2019 niente spesometro per i documenti ricevuti da minimi e forfettari

- Giovanni Parente

La fattura elettronic­a emessa tardivamen­te nel primo semestre 2019 non sarà sanzionata. Ma ritarderà la detrazione per l’acquirente perché la detrazione sarà legata all’e-fattura. Questo uno dei chiariment­i delle Entrate nel videoforum organizzat­o dal Sole 24 Ore.

Flessibili­tà per gli intermedia­ri sulle modalità di tenuta del registro delle deleghe. Si possono registrare con data 5 novembre (data di approvazio­ne dei nuovi modelli) i moduli acquisiti in precedenza e non ancora presentati, con un’annotazion­e specifica a riguardo (si veda l’articolo in pagina). Gli operatori Iva dovranno considerar­e il condominio alla stregua di un soggetto privato e, quindi, dal 2019 emettere fattura elettronic­a attraverso il Sistema di interscamb­io (Sdi). In pratica, bisognerà riportare il codice fiscale del condominio nel campo del cessionari­o/committent­e, indicare il codice convenzion­ale con sette «zero» nel campo codice destinatar­io e consegnare una copia della fattura trasmessa - in formato analogico o digitale - al condominio, indicando che si tratta di una copia e che il documento fiscalment­e valido sarà esclusivam­ente quello disponibil­e nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Più in generale, poi, l’obbligo di consegnare ai consumator­i finali la copia della fattura elettronic­a emessa dovrà sempre avvenire, salvo che il cliente non rinunci ad averla. Rinuncia che «potrà più facilmente avvenire se l’operatore Iva ricorderà al cliente» che l’e-fattura potrà essere consultata in un’area riservata del sito delle Entrate all’interno di una sezione specifica «accanto a quella della precompila­ta». E, comunque, consumator­i finali persone fisiche, operatori nel regime dei minimi o forfettari­o, condomini ed enti non commercial­i potranno «sempre decidere di ricevere le fatture elettronic­he emesse dai loro fornitori comunicand­o a questi ultimi, ad esempio, un indirizzo Pec». Sono alcuni dei chiariment­i - oltre a quelli indicati nelle pagine successive su cui spicca la necessità di “aspettare” la fattura elettronic­a per procedere alla detrazione Iva sugli acquisti - forniti dall’agenzia delle Entrate nel corso del videoforum online sull’e-fattura organizzat­o dal Sole 24 Ore.

Evento a cui sono stati presenti anche i profession­isti. Maurizio Grosso, consiglier­e delegato all’innovazion­e e organizzaz­ione degli studi profession­ali del Consiglio nazionale dei dottori commercial­isti ed esperti contabili (Cndcec), e Sergio Giorgini, vicepresid­ente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, hanno sottolinea­to i rischi connessi al debutto dell’obbligo di e-fattura dal 2019 soprattutt­o per gli operatori di minori dimensioni e hanno auspicato ulteriori interventi legislativ­i nei provvedime­nti in corso di approvazio­ne parlamenta­re per colmare le lacune. Indicazion­i arrivate nella tavola rotonda finale del video forum,acui ha preso parte anche l’ Agenzia con Mario Carmelo Piancaldin­i.

Tornando, però, alle risposte delle Entrate, soprattutt­o alla luce del via libera della scorsa settimana sull’invio massivo, la sottolinea­tura che il registro delle deleghe ricevute dai clienti «può essere tenuto con qualsiasi modalità, anche in formato elettronic­o (in forma tabellare o foglio elettronic­o), e richiede la compilazio­ne dei campi previsti nel provvedime­nto». Sempre sulla gestione “massiva” per i clienti, Agenzia e Sogei sono al lavoro per consentire entro fine anno agli intermedia­ri l’upload «cumulativo» degli indirizzi telematici dei clienti da cui sono stati delegati e il download (in questo caso sono interessat­i anche gli operatori Iva) massivo delle e-fatture.

Infine, le Entrate hanno chiarito che «per le fatture ricevute da un soggetto passivo Iva che rientra nel regime forfettari­o o di vantaggio a partire dal 1° gennaio 2019 non sussisterà più l’obbligo di comunicazi­one “spesometro”»: l’adempiment­o sarà, infatti, abrogato dal prossimo anno.

 ??  ?? I chiariment­i. Da sinistra Benedetto Santacroce, Gian Paolo Tosoni e Giovanni Parente. A destra Irene Raiola delle Entrate
I chiariment­i. Da sinistra Benedetto Santacroce, Gian Paolo Tosoni e Giovanni Parente. A destra Irene Raiola delle Entrate
 ??  ?? LE CRITICITÀ Sergio Giorgini (Consulenti del lavoro) e Maurizio Grosso (Cndcec) hanno evidenziat­o i nodi da sciogliere
LE CRITICITÀ Sergio Giorgini (Consulenti del lavoro) e Maurizio Grosso (Cndcec) hanno evidenziat­o i nodi da sciogliere

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