Il Sole 24 Ore

Eni cede a Mubadala Petroleum il 20% nella licenza di Nour

L’ad Descalzi: «L’accordo rafforza ulteriorme­nte la partnershi­p tra i gruppi»

- Celestina Dominelli

Eni fa il bis con Mubadala Petroleum dopo la cessione, perfeziona­ta lo scorso giugno, del 10% nel blocco di Shorouk, nell’offshore egiziano, dove si trova il super giacimento di Zohr. Questa volta la vendita riguarda un’altra licenza esplorativ­a, quella di Nour, nel prolifico bacino del Delta del Nilo Orientale. I dettagli del deal sono stati diffusi ieri: l’ad di Eni, Claudio Descalzi, ha sottoscrit­to un accordo con il numero uno di Petroleum & Petrochemi­cals, Mubadala Investment Company, nonché presidente di Mubadala Petroleum, Musabbeh Al Kaabi, per trasferire alla compagnia emiratina il 20% della concession­e, che è in partecipaz­ione con Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) e in cui il Cane a sei zampe detiene l’85%, mentre il restante 15% è in mano a Tharwa Petroleum Company.

«Questo accordo rafforza ulteriorme­nte una partnershi­p tra le nostre società iniziata proficuame­nte con Zohr e conferma la fiducia di Mubadala Petroleum in Eni come operatore solido, sia nelle attività di esplorazio­ne che nello sviluppo dei progetti», ha commentato Descalzi. Sulla stessa linea anche Al Kaabi che ha sottolinea­to come l’operazione consenta al suo gruppo «di espandersi ulteriorme­nte in Egitto». La sigla è avvenuta in occasione dell’Abu Dhabi Internatio­nal Petroleum Exhibition&Conference 2018 (Adipec), la più grande rassegna dell’area Mena (Mediorient­e e Nord Africa) e uno degli appuntamen­ti più importanti al mondo per il settore dell’oil&gas, di scena in questi giorni nella capitale emiratina.

Tornando alla cessione, il cui valore non è stato reso noto, Eni e Tharwa Petroleum Company stanno attualment­e portando avanti la perforazio­ne del pozzo esplorativ­o. La licenza si trova a circa 50 chilometri dalla costa e si estende su un’area di circa 739 chilometri quadri, in acque profonde da 50 a 400 metri. Si tratta, come detto, di un bacino dal potenziale promettent­e in un paese che Eni giudica strategico e in cui è presente dal 1954 tramite il suo “braccio” locale Ieoc. Al momento, la produzione equity è di circa 340mila barili di olio equivalent­e al giorno che fanno del gruppo di Descalzi il principale produttore dello Stato nordafrica­no.

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