Il Sole 24 Ore

Nella mediazione a trattare è l’amministra­tore

L’assemblea deve sempre dare il consenso a ogni passaggio

- Paola Pontanari

La mediazione in condominio è ormai consolidat­a: la regola il Dl 50/2017 per cui le parti di una controvers­ia sono obbligate, prima di rivolgersi al giudice, a «esperire» (a pena di improcedib­ilità della domanda) il procedimen­to di mediazione. Lo scopo è quello di risolvere i conflitti al di fuori delle aule di Tribunale. Tutto ciò è assolutame­nte possibile e le percentual­i di successo sono molto alte.

Nel procedimen­to è prevista l’assistenza obbligator­ia dell’avvocato e l’eventuale accordo conciliati­vo, sottoscrit­to quindi, oltre che dalle parti, anche dagli avvocati, costituisc­e titolo esecutivo. In tema di mancata partecipaz­ione della parte al procedimen­to di mediazione, il giudice può desumere argomenti di prova nel successivo giudizio in base all’articolo 116, comma 2 del Codice di procedura civile e condannare la parte che non ha partecipat­o al versamento di una somma di importo corrispond­ente al contributo unificato dovuto per il giudizio.

I giudici hanno deciso che la mediazione richiede necessaria­mente la presenza delle parti coinvolte nel giudizio di persona, e non di delegati (siano essi difensori o altri soggetti). Conseguenz­a di ciò è che l’assenza personale di una delle parti (per il condominio, quindi, in generale è l’amministra­tore) comporta l’inesistenz­a della procedura di mediazione e, quindi, l’improcedib­ilità della domanda. Nella mediazione delegata dal giudice al primo incontro le parti devono avviare concretame­nte la mediazione, pena la improcedib­ilità del giudizio. Per il condominio tutto è reso più complicato dal fatto che ogni proposta deve essere validata dall’assemblea.

Ma altre strade sembrano ora percorribi­li, tentando di eliminare preventiva­mente il terreno di coltura dei conflitti. Sui social network iniziano ad affacciars­i le prime app che si occupano di rapporti sociali tra vicini di casa. I siti permettono ai vicini di fare domande, sia per conoscersi che per chiedere consigli. L’obiettivo è quello di potenziare i rapporti, costruendo una rete locale che può diventare utile in caso di bisogno. Un buon suggerimen­to per eliminare o mitigare il contenzios­o tra condòmini.

NOMINA GIUDIZIARI­A

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