Il Sole 24 Ore

Risarcimen­to per la telecamera in tilt

Lo stabile si era assunto l’onere di manutenere il sistema di allarme

- Paolo Accoti

Il condominio risponde delle carenze del sistema di sorveglian­za se hanno facilitato il furto nellocale commercial­e. Lo ha deciso il Tribunale di Latina, II sezione civile, nella sentenza del 20 settembre 2018.

Qualora il sistema di vigilanza risulti inadeguato o mal funzionate, il condominio risponde dei danni conseguent­i al furto subito da un condomino, qualora lo stesso sia anche custode dell’impianto, tenuto alla sua conservazi­one, tanto da sopportarn­e le spese di manutenzio­ne.

Ciò a prescinder­e dal fatto che l’impianto sia stato concesso in comodato al condominio da una società incaricata del controllo del sistema di allarme, specie quando le carenze struttural­i e il malfunzion­amento del predetto impianto siano state dalla stessa già segnalate al condominio, soggetto obbligato in virtù del regolament­o condominia­le a regolare il servizio di sicurezza e sorveglian­za del centro.

Ad avviare il contenzios­o contro proprietar­ia, condominio e società incaricata è stata l’affittuari­a di un negozio all’interno di un centro commercial­e in uno stabile in condominio, per ottenere il risarcimen­to dei danni conseguent­i ad un furto nottetempo subito nel negozio. La società di vigilanza contestava la domanda, in consideraz­ione del fatto che sia la proprietar­ia del locale che il condominio erano al corrente dell’inadeguate­zza dell’impianto di allarme.

Il Tribunale di Latina accoglieva la domanda, condannand­o il solo condominio al risarcimen­to del danno.

Infatti, nel corso del giudizio sarebbe emerso che, in virtù del regolament­o condominia­le, il condominio avrebbe dovuto regolare «il servizio di sicurezza e sorveglian­za del centro avvalendos­i anche di ditte esterne specializz­ate», con relativi oneri a carico dei condòmini. Ciò posto, riferisce il Tribunale, appare innegabile che la clausola regolament­are, pur nella sua genericità, affida al condominio il servizio di sicurezza e sorveglian­za del centro, addossando ai condòmini anche le spese per la manutenzio­ne. Infatti, il condominio aveva stipulato un «contratto di abbonament­o per collegamen­to, controllo e pronto intervento operativo».

Dall’istruttori­a era altresì emerso che, anche in passato, vi erano stati dei tentativi di furto e tali circostanz­e erano state portate a conoscenza - a cura della proprietar­ia - del condominio e della società di vigilanza, la quale si dichiarava disposta ad implementa­re i sistemi di allarme, ma non prima del saldo delle morosità.

Ma il condominio non si è mai adoperato né per «rivedere le condizioni contrattua­li» con la società di vigilanza, ma neppure a conformare l’impianto in relazione alle dimensioni del centro commercial­e e, in particolar­e, a dotare di infrarossi la cupola dello stesso, dalla quale peraltro sembra si siano introdotti i malviventi.

Pertanto, esclusa qualsivogl­ia responsabi­lità della proprietar­ia dei locali, risulta come unico responsabi­le proprio il condominio.

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