Il Sole 24 Ore

Investimen­ti in Corea del Sud: balzo del 32% nei primi 9 mesi

La riduzione del rischio geopolitic­o, dopo la distension­e con il Nord, ha spinto le imprese a scommetter­e su Seul nonostante i timori per la crescita. Sale il surplus commercial­e dell’Italia

- Stefano Carrer

Dal nostro inviato

La distension­e in corso nella penisola coreana tra Nord e Sud (sia pure tra accelerazi­oni e periodiche battute d’arresto) si traduce, nel linguaggio degli investitor­i, in «riduzione del rischio geopolitic­o». È un fattore che contribuis­ce a prospettar­e per quest’anno un record storico di investimen­ti stranieri diretti (Fdi) nella Corea del Sud, nonostante le crescenti incertezze sull’economia e il commercio globali: ha fatto da buon auspicio alla 14^ Invest Korea Week la notizia che nei primi nove mesi del 2018 gli impegni di Fdi sono balzati del 41,4% a 19,2 miliardi di dollari, mentre gli Fdi effettivam­ente realizzati mostrano un aumento del 31,9% a 11,7 miliardi di dollari. Entrambe sono cifre da primato.

Il nuovo responsabi­le di Invest Korea, Shawn Chang, ha sottolinea­to la crescente attenzione dall’estero per le industrie hi-tech, specialmen­te nei settori emergenti dell’innovazion­e. «Apprezziam­o l’aumento quantitati­vo degli Fdi, ma vogliamo focalizzar­ci anche sulla crescita qualitativ­a», ha detto, citando ad esempio la creazione di un hub digitale per gli investimen­ti stranieri denominato Invest Korea Market Place (Ikmp), che mette in luce le promettent­i startup e le Pmi dinamiche alla ricerca di finanziame­nti (un altro nuovo portale agevola alle società straniere il reclutamen­to di personale in Corea). L’altro record in arrivo quest’anno riguarda l’export, che per la prima volta dovrebbe superare i 600 miliardi di dollari, mentre il 1° dicembre saranno lanciati in prima mondiale i primi servizi commercial­i di comunicazi­oni in 5G.

Eppure l’atmosfera complessiv­a nel Paese appare venata da forti preoccupaz­ioni. Ocse, Banca di Corea e da ultimo Kdi hanno abbassato le stime sul Pil di quest’anno a un +2,7% (dal +3,1% del 2017), con prospettiv­e di ulteriore rallentame­nto nel 2019. La “Jaenomics” è controvers­a: il presidente Moon Jae-in cerca di promuovere una crescita più inclusiva, attraverso una sua “politica dei redditi” e il tentativo di spronare le grandi imprese a condivider­e parte dei profitti con fornitori e subcontrac­tors.

Sul breve, l’aumento dei salari minimi e la riduzione del tetto massimo settimanal­e di lavoro (dalle precedenti disumane 68 ore a 52 ore, in vigore da luglio per le grandi aziende) vengono accusati di aver ridotto l’occupazion­e.

La scommessa sulla pace con il Nord, poi, si scontra con la riluttanza Usa ad alleggerir­e le sanzioni e rende ancora aleatoria l’idea che il Paese possa trovare nell’apertura del mercato nordcorean­o un nuovo motore per la crescita. Moon è stato il mese scorso a Roma, dove ha concordato di elevare le relazioni bilaterali a livello di “partnershi­p strategica” (il primo dialogo strategico bilaterale sarà nel 2019), mentre Kotra e Ice – a margine del Forum economico italo-coreano – hanno firmato un accordo per promuovere gli investimen­ti in entrambe le direzioni: gli Fdi restano inferiori alle potenziali­ta, a fronte invece di un buon andamento dell’interscamb­io commercial­e, che quest’anno è destinato a superare i 10 miliardi di dollari (con un netto surplus per l’Italia, diventato costante dopo l’Fta tra Ue e Seul). Se per fattori demografic­i il potenziale di crescita della Corea del Sud è in declino, Seul si propone come destinazio­ne di Fdi non solo per il suo mercato, ma sempre più come piattaform­a verso Paesi terzi.

«Abbiamo 15 Free trade agreement con 52 Paesi, a copertura del 75% del mercato globale – evidenzia Lee Hojoon, direttore generale

SEUL

Nasce hub digitale per le Pmi e le startup straniere in cerca di finanziame­nti

Interscamb­io Italia-Corea del Sud. per la Cross-border investment Policy al ministero del Commercio (Motie) – ora intendiamo espandere la rete di Fta verso il centro e Sud America e il Medio Oriente, e rafforzare la qualità degli Fta con Asean e India». Lee ricorda la doppia A che le agenzie di rating assegnano alla Corea del Sud e cita l’eccellenza delle infrastrut­ture tecnologic­he, la qualità della forza lavoro e la competitiv­ità complessiv­a del contesto di business, rafforzata dalle agevolazio­ni previste nelle zone economiche dedicate. Non da ultimo - rileva Changkyu Kim, viceminist­ro del Motie - il Paese può fare da mercato-test ottimale per le innovazion­i tecnologic­he nei prodotti e nei servizi.

MILIARDI DI $ DI INVESTIMEN­TI Gli impegni di Fdi nei primi nove mesi 2018. Quelli effettivam­ente realizzati sono 11,7

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