Investimenti in Corea del Sud: balzo del 32% nei primi 9 mesi
La riduzione del rischio geopolitico, dopo la distensione con il Nord, ha spinto le imprese a scommettere su Seul nonostante i timori per la crescita. Sale il surplus commerciale dell’Italia
Dal nostro inviato
La distensione in corso nella penisola coreana tra Nord e Sud (sia pure tra accelerazioni e periodiche battute d’arresto) si traduce, nel linguaggio degli investitori, in «riduzione del rischio geopolitico». È un fattore che contribuisce a prospettare per quest’anno un record storico di investimenti stranieri diretti (Fdi) nella Corea del Sud, nonostante le crescenti incertezze sull’economia e il commercio globali: ha fatto da buon auspicio alla 14^ Invest Korea Week la notizia che nei primi nove mesi del 2018 gli impegni di Fdi sono balzati del 41,4% a 19,2 miliardi di dollari, mentre gli Fdi effettivamente realizzati mostrano un aumento del 31,9% a 11,7 miliardi di dollari. Entrambe sono cifre da primato.
Il nuovo responsabile di Invest Korea, Shawn Chang, ha sottolineato la crescente attenzione dall’estero per le industrie hi-tech, specialmente nei settori emergenti dell’innovazione. «Apprezziamo l’aumento quantitativo degli Fdi, ma vogliamo focalizzarci anche sulla crescita qualitativa», ha detto, citando ad esempio la creazione di un hub digitale per gli investimenti stranieri denominato Invest Korea Market Place (Ikmp), che mette in luce le promettenti startup e le Pmi dinamiche alla ricerca di finanziamenti (un altro nuovo portale agevola alle società straniere il reclutamento di personale in Corea). L’altro record in arrivo quest’anno riguarda l’export, che per la prima volta dovrebbe superare i 600 miliardi di dollari, mentre il 1° dicembre saranno lanciati in prima mondiale i primi servizi commerciali di comunicazioni in 5G.
Eppure l’atmosfera complessiva nel Paese appare venata da forti preoccupazioni. Ocse, Banca di Corea e da ultimo Kdi hanno abbassato le stime sul Pil di quest’anno a un +2,7% (dal +3,1% del 2017), con prospettive di ulteriore rallentamento nel 2019. La “Jaenomics” è controversa: il presidente Moon Jae-in cerca di promuovere una crescita più inclusiva, attraverso una sua “politica dei redditi” e il tentativo di spronare le grandi imprese a condividere parte dei profitti con fornitori e subcontractors.
Sul breve, l’aumento dei salari minimi e la riduzione del tetto massimo settimanale di lavoro (dalle precedenti disumane 68 ore a 52 ore, in vigore da luglio per le grandi aziende) vengono accusati di aver ridotto l’occupazione.
La scommessa sulla pace con il Nord, poi, si scontra con la riluttanza Usa ad alleggerire le sanzioni e rende ancora aleatoria l’idea che il Paese possa trovare nell’apertura del mercato nordcoreano un nuovo motore per la crescita. Moon è stato il mese scorso a Roma, dove ha concordato di elevare le relazioni bilaterali a livello di “partnership strategica” (il primo dialogo strategico bilaterale sarà nel 2019), mentre Kotra e Ice – a margine del Forum economico italo-coreano – hanno firmato un accordo per promuovere gli investimenti in entrambe le direzioni: gli Fdi restano inferiori alle potenzialita, a fronte invece di un buon andamento dell’interscambio commerciale, che quest’anno è destinato a superare i 10 miliardi di dollari (con un netto surplus per l’Italia, diventato costante dopo l’Fta tra Ue e Seul). Se per fattori demografici il potenziale di crescita della Corea del Sud è in declino, Seul si propone come destinazione di Fdi non solo per il suo mercato, ma sempre più come piattaforma verso Paesi terzi.
«Abbiamo 15 Free trade agreement con 52 Paesi, a copertura del 75% del mercato globale – evidenzia Lee Hojoon, direttore generale
SEUL
Nasce hub digitale per le Pmi e le startup straniere in cerca di finanziamenti
Interscambio Italia-Corea del Sud. per la Cross-border investment Policy al ministero del Commercio (Motie) – ora intendiamo espandere la rete di Fta verso il centro e Sud America e il Medio Oriente, e rafforzare la qualità degli Fta con Asean e India». Lee ricorda la doppia A che le agenzie di rating assegnano alla Corea del Sud e cita l’eccellenza delle infrastrutture tecnologiche, la qualità della forza lavoro e la competitività complessiva del contesto di business, rafforzata dalle agevolazioni previste nelle zone economiche dedicate. Non da ultimo - rileva Changkyu Kim, viceministro del Motie - il Paese può fare da mercato-test ottimale per le innovazioni tecnologiche nei prodotti e nei servizi.
MILIARDI DI $ DI INVESTIMENTI Gli impegni di Fdi nei primi nove mesi 2018. Quelli effettivamente realizzati sono 11,7