Barilla rileva ramo d’azienda di Pasta Zara
Ok della famiglia Bragagnolo e del Cda, mantenuti i livelli occupazionali Battute le offerte dei fondi investimento Ora la parola alla Regione
Quando hanno sentito parlare di “partner industriale”, i lavoratori hanno capito: in campo nella crisi di Pasta Zara c’erano tre fondi di investimento e un altro pastificio terzista, oltre al nome di Barilla che circolava da un po’. Dopo le indiscrezioni è arrivata la conferma. Il Gruppo Barilla «ha manifestato interesse, in forma di proposta, per l’acquisto di un ramo d’azienda di Pasta Zara Spa che risulta ammessa a concordato preventivo. Tale manifestazione d’interesse sarà valutata nell’ambito e dagli organi della procedura in corso, che si svolgerà secondo legge» fa sapere la stessa azienda precisando che «l’offerta si riferisce esclusivamente al ramo d’azienda relativo al pastificio di Muggia, Trieste, non riguarda né il marchio Zara né altri marchi o stabilimenti e prevede altresì un accordo di produzione, per un periodo transitorio, a beneficio di Pasta Zara» per consentire di dare continuità al marchio. La scelta di Barilla risponde «all’esigenza di investimento nell’espansione della capacità produttiva del Gruppo. Se l’offerta dovesse andare a buon fine, l’accordo con Pasta Zara offrirebbe l’opportunità di destinare parte di tale investimento in Italia».
Pasta Zara, azienda campione dell’export, sta affrontando una crisi finanziaria, non produttiva: il cda ha dato il via libera all’operazione «in totale sintonia con l’azionista di riferimento, la famiglia Bragagnolo, che ha ritenuto l’offerta del Gruppo Barilla la migliore soluzione industriale, sociale ed economica per i propri dipendenti e creditori. L’accordo - comunica l’azienda - ha come duplice obiettivo, da un lato la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali nei siti produttivi di Riese, Treviso, e di Rovato, Brescia: dall’altro l’ulteriore rafforzamento della leadership dell’Italia a livello mondiale in uno dei settori che rappresenta un asse portante della manifattura del Paese e una eccellenza nel mondo».
EquellodiMuggia-valutazione120 milioni - è uno stabilimento da cinque linee produttive e 610 tonnellate prodotte al giorno, «tecnologicamente avanzato, ad alta capacità e produttività e ben posizionato geograficamente, nel quale Pasta Zara ha investito rendendolo uno dei pastifici più all’avanguardia d’Europa». Il piano industriale dovrà essere presentato in tribunale; una volta approvato dall’ assemblea dei creditori, ci sarà la cessione del ramo d’azienda dell’hub triestino. La Regione FriuliVG ha già annunciato che metterà a disposizione del nuovo investitore« tutti gli strumenti di legge necessari a favorire lo sviluppo produttivo e l’occupazione, ha detto il governatore Massimiliano Fedriga - Si va verso una soluzione positiva a una situazione che presentava forti elementi di rischio». Solo poche settimane fa Barilla aveva incontratola Confagricoltura di Padova e Rovigo, territori individuati per aumentare le produzioni di grano duro italiano di qualità.
GUIDO BARILLA Presidente del gruppo alimentare di famiglia