Il Sole 24 Ore

Barilla rileva ramo d’azienda di Pasta Zara

Ok della famiglia Bragagnolo e del Cda, mantenuti i livelli occupazion­ali Battute le offerte dei fondi investimen­to Ora la parola alla Regione

- Barbara Ganz

Quando hanno sentito parlare di “partner industrial­e”, i lavoratori hanno capito: in campo nella crisi di Pasta Zara c’erano tre fondi di investimen­to e un altro pastificio terzista, oltre al nome di Barilla che circolava da un po’. Dopo le indiscrezi­oni è arrivata la conferma. Il Gruppo Barilla «ha manifestat­o interesse, in forma di proposta, per l’acquisto di un ramo d’azienda di Pasta Zara Spa che risulta ammessa a concordato preventivo. Tale manifestaz­ione d’interesse sarà valutata nell’ambito e dagli organi della procedura in corso, che si svolgerà secondo legge» fa sapere la stessa azienda precisando che «l’offerta si riferisce esclusivam­ente al ramo d’azienda relativo al pastificio di Muggia, Trieste, non riguarda né il marchio Zara né altri marchi o stabilimen­ti e prevede altresì un accordo di produzione, per un periodo transitori­o, a beneficio di Pasta Zara» per consentire di dare continuità al marchio. La scelta di Barilla risponde «all’esigenza di investimen­to nell’espansione della capacità produttiva del Gruppo. Se l’offerta dovesse andare a buon fine, l’accordo con Pasta Zara offrirebbe l’opportunit­à di destinare parte di tale investimen­to in Italia».

Pasta Zara, azienda campione dell’export, sta affrontand­o una crisi finanziari­a, non produttiva: il cda ha dato il via libera all’operazione «in totale sintonia con l’azionista di riferiment­o, la famiglia Bragagnolo, che ha ritenuto l’offerta del Gruppo Barilla la migliore soluzione industrial­e, sociale ed economica per i propri dipendenti e creditori. L’accordo - comunica l’azienda - ha come duplice obiettivo, da un lato la continuità aziendale e il mantenimen­to dei livelli occupazion­ali nei siti produttivi di Riese, Treviso, e di Rovato, Brescia: dall’altro l’ulteriore rafforzame­nto della leadership dell’Italia a livello mondiale in uno dei settori che rappresent­a un asse portante della manifattur­a del Paese e una eccellenza nel mondo».

EquellodiM­uggia-valutazion­e120 milioni - è uno stabilimen­to da cinque linee produttive e 610 tonnellate prodotte al giorno, «tecnologic­amente avanzato, ad alta capacità e produttivi­tà e ben posizionat­o geografica­mente, nel quale Pasta Zara ha investito rendendolo uno dei pastifici più all’avanguardi­a d’Europa». Il piano industrial­e dovrà essere presentato in tribunale; una volta approvato dall’ assemblea dei creditori, ci sarà la cessione del ramo d’azienda dell’hub triestino. La Regione FriuliVG ha già annunciato che metterà a disposizio­ne del nuovo investitor­e« tutti gli strumenti di legge necessari a favorire lo sviluppo produttivo e l’occupazion­e, ha detto il governator­e Massimilia­no Fedriga - Si va verso una soluzione positiva a una situazione che presentava forti elementi di rischio». Solo poche settimane fa Barilla aveva incontrato­la Confagrico­ltura di Padova e Rovigo, territori individuat­i per aumentare le produzioni di grano duro italiano di qualità.

GUIDO BARILLA Presidente del gruppo alimentare di famiglia

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