I CONTENUTI DELLA REPLICA DELL’ITALIA ALLA UE
1 PRIVATIZZAZIONI Piano straordinario da 18 miliardi A fine triennio debito al 126%
Il governo si impegna ad accelerare con il programma straordinario di privatizzazioni da 18 miliardi (un punto di Pil). Questa mossa, con gli effetti che avrebbe anche sulle minori emissioni di titoli di Stato, porterebbe a fine triennio il debito al 126% del Pil, cioè sette decimi sotto il programma principale
2 DISAVANZO Nessuna clausola taglia-spesa Rischio frenata del Pil
Non viene prevista nessuna clausola taglia-spesa in caso di deragliamenti dai binari tracciati dal programma. L’attivazione di una chiusura automatica di rubinetti di spesa rischierebbe di rallentare ulteriormente il Pil, con un effetto prociclico che ne vanificherebbe l’efficacia
3 DEFICIT STRUTTURALE Chiesta flessibilità per la rete stradale Impatto pari allo 0,2% del Pil
Il governo ha chiesto alla Ue «flessibilità», pari allo 0,2% del Pil, per gli interventi eccezionali su rete stradale e dissesto idrogeologico. Se la flessibilità fosse concessa, il deficit strutturale dell’anno prossimo passerebbe all’1,5%, per poi però tornare all’1,7% dal 2020.
La relazione sul debito italiano è propedeutica all’apertura di una procedura di infrazione per Roma