Confalonieri accusa: la Rai fa dumping Appello all’Authority
Replica di Salini: nessuna pratica, abbiamo tetti e alcuni canali senza pubblicità
Parla in modo diretto di «dumping» FedeleConfalonieri,presidentediMediaset, in riferimento alla pubblicità suicanaliRai.L’affondoarrivanelcorso di un convegno organizzato al Senato dall’Authority per le comunicazioni. «La Rai – dice Confalonieri – non può svendere la propria merce con sconti del 90-95 per cento (poco dopo dirà del 70%, ndr) quando si ha anchelariservadelcanone.Nonsipuò buttarvialapropriamerce.Perabbassareunprezzocivoglionocinqueminuti,maperrecuperarlocivuolelafatica di Sisifo». E questo a maggior ragione–èlatesi–dopol’inserimentoin bolletta del canone, che ha abbassato il livello di evasione. Confalonieri ricorreaunametaforacalcisticaperappellarsiall’“arbitro”inquestione,cioè l’Authority:«FateviaiutaredallaVar». Accuse respinte da Fabrizio Salini, da fine luglio amministratore delegato della Rai: «Casi ci sono stati forse in passato. Noi abbiamo i nostri tetti di pubblicità, in alcuni nostri canali non ospitiamo pubblicità, non facciamo nessuna pratica di dumping».
Ci sono altri temi cruciali per il settore televisivo, a partire dalla liberazionedellefrequenze700afavoredegli operatori del 5G. Nell’ambito del tavoloavviatodalministerodelloSviluppo, sia Rai che Mediaset hanno espressolanecessitàdisuperareivincoli sul numero minimo di frequenze appannaggio delle emittenti locali. Mediasethasottolineatoinoltrelanecessità di incentivare significativamenteilricambiodegliapparecchitelevisivi in vista del passaggio al sistema Dvb-T2. Nel suo intervento in apertura del convegno, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha parlato dell’esigenza «di un intervento forte del governo per consentirelosvecchiamentodeimezzi a disposizione degli italiani, con incentivi che non possono certamente riferirsi a cifre appena simboliche».