Il Sole 24 Ore

Casse, investimen­ti qualificat­i esentasse dal 5 all’8 per cento

Il sottosegre­tario al Lavoro Durigon lo annuncia al forum degli enti privati

- Federica Micardi

Buone notizie sul fronte investimen­ti per le Casse di previdenza. «Nella legge di Bilancio - racconta il sottosegre­tario al ministero del Lavoro Claudio Durigon, durante la presentazi­one a Roma del III Rapporto sugli investimen­ti curato da Adepp (Associazio­ne degli enti previdenzi­ali privati) - la percentual­e di investimen­ti qualificat­i che non saranno tassati sale dal 5 all’8%; una mossa che risponde a sollecitaz­ioni del mondo della previdenza privata dato che gli investimen­ti “agevolati” dalla legge di Bilancio 2017 già rappresent­ano il 7,2%».

Le Casse di previdenza chiedono al Governo, per bocca del presidente Adepp, Alberto Oliveti, «un’autonomia intelligen­te e moderna, la semplifica­zione e la stabilità delle regole, una defiscaliz­zazione che ci allinei al resto d’Europa e una parziale fiscalità di scopo». Sulla defiscaliz­zazione Durigon non chiude la porta ma fa capire che non sarà imminente.

Nel mondo della previdenza privata, il cui patrimonio ammonta oggi a 85 miliardi, non poteva mancare il riferiment­o all’economia reale. «Le Casse - dice Durigon - sono una risorsa importanti­ssima per il Paese, anche come investitor­i. Le Casse devono avere nell’economia reale un ruolo anche istituzion­ale: vorrei cambiare il sistema di asset e credo che si debba dare forma a investimen­ti che garantisca­no sia lo Stato sia le Casse». Il decreto che dovrebbe “regolament­are” gli investimen­ti delle Casse - da anni in via di emanazione - potrebbe essere il canale dove trovare questo equilibrio.

Dal Rapporto Adepp emerge che aumentano gli investimen­ti esteri degli enti di previdenza privati, che oggi assorbono il 43% del patrimonio totale (si veda il Sole 24 Ore di ieri). Un dato che Oliveti commenta così: «Si parla da tempo della possibilit­à di coinvolger­e le Casse in investimen­ti in infrastrut­ture, ma fino a oggi nulla si è concretizz­ato. Noi abbiamo i nostri princìpi, che sono diversific­are e decorrelar­e; abbiamo apportato il concetto delle Esg (investimen­ti attenti al sociale, ndr) e del mission releated (investimen­ti al servizio dell’attività istituzion­ale); siamo interessat­i a investire nell’economia del Paese in aree che abbiano ricadute sulle nostre profession­i». Insomma. la disponibil­ità e l’interesse ci sono, vanno però individuat­i gli strumenti adatti.

Garanzie sull’autonomia finanziari­a degli enti privati arrivano dal sottosegre­tario al ministero dell’Economia, Laura Castelli: «l’autonomia finanziari­a delle Casse per me va riconosciu­ta e non ho mai pensato di metterla in discussion­e».

Ieri Durigon ha anche parlato dell’Inpgi, la Cassa di previdenza dei giornalist­i, dove da alcuni anni le entrate sono inferiore alle uscite e il bilancio 2018 si stima in rosso per 175 milioni. «Stiamo lavorando per allargare la platea degli iscritti»; nell’Inpgi- che paga la profonda crisi dell’editoria e la perdita di oltre 3mila posti di lavoro in pochi anni - potrebbero entrare i comunicato­ri (circa 20mila persone). Accanto all’ampliament­o degli iscritti, l’altra strada potrebbe essere l’assorbimen­to nell’Inps, ma il presidente Tito Boeri, interpella­to sul punto, ha detto: «in futuro dovremmo evitare questa possibilit­à» perché bisogna «guardare al bene di tutti i contribuen­ti».

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