Fondo venture capital La regia passa a Cdp
Stop al pignoramento degli immobili se l’imprenditore ha crediti con la Pa
Arriva con il decreto semplificazioni l’assorbimento in Cassa depositi e prestiti dei fondi per il venture capital. Ne deriva la costituzione di un «Fondo nazionale innovazione» che ingloba anche i 200 milioni del Fondo anti delocalizzazioni e i 150 milioni del Fondo per la crescita delle imprese del Sud. Si assegna il diritto di opzione alla Cdp per l’acquisto delle azioni di Invitalia Ventures Sgr, soggetto della controllata al 100% del Tesoro Invitalia. Non è tecnicamente un affidamento in house ma non si prevede una gara. L’operazione viene condizionata all’apporto di risorse aggiuntive da parte di terzi e si stabilisce che se Cdp acquisirà solo una partecipazione di controllo, il resto verrà trasferito al ministero dell’Economia «anche in deroga alla disciplina in materia di società a partecipazione pubblica». Le quote di fondi di investimento già sottoscritte da Invitalia possono essere trasferite direttamente al ministero dello Sviluppo. È possibile che il Fondo avrà una forte connotazione politica: non sono previsti vincoli di coinvestimento dei privati e sarà il Mise ad esprimere la maggioranza dei componenti di un comitato strategico di indirizzo sulla gestione delle risorse.
Blockchain, startup, debiti Pa
Primo passo verso la validità giuridica della tecnologia «blockchain». La condivisone di documenti informatici attraverso l’uso della blockchain - si prevede - produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica in base al regolamento Ue eIDAS. Sul fronte delle startup ok ad alcuni adempimenti anche in modalità digitale. Ma nell’ultima bozza non compare più l’esonero dal pagamento degli oneri per numerazione e bollatura dei libri e registri sociali. Confermata la sezione del Fondo di garanzia Pmi (per 50 milioni) a favore di Pmi che, a causa del ritardo dei pagamenti della Pa, sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti bancari (garanzia massima dell’80% fino a 2,5 milioni). Entrerà anche la modifica dell’esecuzione immobiliare per stoppare il pignoramento quando l’imprenditore ha crediti con la Pa per un ammontare complessivo almeno pari all’importo dei crediti vantati dal creditore privato procedente e dai creditori intervenuti. Arrivano anche nuove disposizioni sulle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Tra le misure che mancano rispetto agli annunci , invece, figurano quelle sulle tariffe “eque” per l’Rc auto e le correzioni al cosiddetto decreto “dignità”.
Decreti delegati entro due anni
Al decreto si accompagna un disegno di legge con varie deleghe per semplificazioni e codici di settore. I decreti delegati dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega.Una riduzione di oneri in una lunga lista di settori: agricoltura, agroalimentare e turismo; attività economiche e sviluppo economico; comunicazioni e società dell’ informazione; edilizia, urbanistica e governo del territorio; energia e fonti rinnovabili; infrastrutture e trasporti; istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e ricerca; lavoro e legislazione sociale; prevenzione della corruzione e trasparenza Pa; sistema tributario; tutela della salute.