Di Maio scioglie l’azienda di famiglia
Notificato l’avvio della procedura per demolire i quattro manufatti abusivi
Denunce, sopralluoghi e polemiche politiche sul conto della famiglia del vicepremier Luigi Di Maio hanno indotto il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro a un primo provvedimento che vorrebbe essere chiarificatore e in qualche modo gettare acqua sul fuoco. Il vicepremier Luigi Di Maio ieri ha sciolto l'azienda di famiglia, la Ardima srl, nominando il fratello Giuseppe liquidatore.
In realtà Luigi Di Maio già nei giorni scorsi aveva annunciato che avrebbe liquidato l’azienda di famiglia, di cui è proprietario insieme alla sorella Rosalba. La Ardima è l’impresa edile al centro delle denunce di alcuni operai i quali hanno raccontato di aver lavorato a nero negli anni scorsi. Circostanza peraltro ammessa dal padre del capo dei 5stelle, il geometra Antonio Di Maio, in un video postato su facebook, di 5 minuti e 23 secondi, girato all’interno di quello che potrebbe essere il suo ufficio, e nel quale ammette di aver «commesso errori, leggerezze di cui mi prendo tutte le responsabilità e sono pronto a rispondere dei miei errori, ma dovete lasciar stare la mia famiglia».
Intanto, Antonio Di Maio ha nominato come suo difensore l’avvocato Saverio Campana di Napoli. «La Procura di Nola ha avviato un’inchiesta, oggi i giudici stanno valutando se procedere al sequestro giudiziario dei terreni di Mariglianella – dice l’avvocato –. Escludo una condotta fiscalmente fraudolenta visto peraltro che il mio cliente ha subito l’accensione di ipoteca su terreni e fabbricati quattro anni dopo la chiusura dell’impresa edile».
Ieri mattina è stata notificata ad Antonio Di Maio dai messi del comune di Pomigliano d’Arco l’avvio della procedura per la demolizione dei quattro manufatti abusivi ritrovati nel terreno di sua proprietà nel comune di Mariglianella. La stessa notifica è partita alla volta di Reggio Emilia per la sorella comproprietaria. Ci saranno dieci giorni per presentare osservazioni e, dopo, 90 giorni per eseguire le demolizioni.
Il comune di Mariglianella ha avviato anche la procedura per intimare lo smaltimento dei rifiuti e la bonifica del terreno, entro 30 giorni.