Il Sole 24 Ore

All’estero incentivi all’elettrico ma niente tasse sul diesel

Vavassori (Clepa): serve un piano per sostituire 3,5 milioni di auto vetuste

-

Un provvedime­nto intempesti­vo e iniquo. È il giudizio lapidario di Roberto Vavassori, presidente del Clepa (l’associazio­ne europea dei produttori di componenti per l’auto) sulla tassazione e gli incentivi all’acquisto di macchine. Soprattutt­o alla luce del contesto internazio­nale e del momento storico in cui è stato concepito.

«Il provvedime­nto - dice Vavassori - genera confusione tra i costruttor­i e i consumator­i. Prima di tutto perché introdurre un sistema di incentivi e disincenti­vi all’acquisto dell’auto basato sulle emissioni a tre mesi dal cambiament­o delle regole di omologazio­ne finisce per disorienta­re il mercato. Si cambia la direzione di marcia ai costruttor­i e si introduce una distorsion­e nell’orientamen­to d’acquisto dei consumator­i».

Intempesti­vo anche perché, è il filo del discorso di Vavassori, in questo momento in Europa è in corso un processo di riforma delle regole sulle emissioni di CO2 che vede impegnati il Parlamento, la Commission­e e il Consiglio dei ministri Ue. «Il vertice di lunedì scorso non è stato decisivo, ma si ragiona sulla base di un abbattimen­to delle emissioni di CO2 proiettato al 2029 con diverse tappe intermedie. Obiettivi comunque andrà a finire molto ambiziosi, ma figli di un piano condiviso. Intervenir­e con una legislazio­ne nazionale mentre l’Europa sta legiferand­o è irrazional­e».

Vavassori punta il dito anche sul’equità del provvedime­nto. «Incentivar­e auto elettriche o ibride che costano da 30 a 100mila euro vuol dire finanziare una sparuta minoranza ad alto reddito utilizzand­o le risorse delle tasse pagate da chi compra un’utilitaria da 10-15mila euro».

Ma anche l’impianto della misura, secondo Vavassori, è fuorviante. «Si valutano le emissioni di un’auto con una tabella che misura il Co2, ma non si considera l’impatto inquinante della produzione di energia che serve per muovere un’auto elettrica. Si valuta l’impatto locale, ma non si considera quante emissioni produce la produzione delle celle e delle batterie».

Ma soprattutt­o, secondo Vavassori, il provvedime­nto porta l’Italia su una strada diversa dai competitor. La Germania, grazie a un piano con un miliardo di sovvenzion­i (fino a 4mila euro per vicolo) e 300 milioni per le infrastrut­ture, ha immatricol­ato 92mila auto ad alimentazi­one alternativ­a. Nel Regno Unito, gli incentivi in vigore dal 2011 (fino a 4.550 euro) hanno consentito l’immatricol­azione di 168mila auto. La Francia ha un provvedime­nto che assegna fino a 10mila euro a chi rottama un diesel con oltre dieci anni di vita per comprare un’auto elettrica. Le auto ad alimentazi­one alternativ­a immatricol­ate sono oltre 99mila e il piano si chiuderà nel 2022. Nessun Paese ha tassato le auto diesel o benzina.

«All’estero - dice Vavassori - per esempio in Francia, è stata molto incentivat­a la sostituzio­ne delle auto inquinanti. In Italia circolano circa 3,5 milioni di veicoli con oltre venti anni di vita. Una misura intelligen­te sarebbe dare bonus per la loro rottamazio­ne da utilizzare anche per il car sharing, gli abbonament­i ai trasporti pubblici. Sarebbe un modo intelligen­te per decarboniz­zare le grandi città».

Le misure spot, sostiene Vavassori, sono dannose. «Servirebbe un piano organico per l’auto, che comprenda misure per abbattere le emissioni e sostegni per accompagna­re le imprese della filiera nella transizion­e verso l’auto a propulsion­e alternativ­a. Diesel e benzina non scomparira­nno subito. Serviranno decenni. Ma il punto di partenza non può che essere la cancellazi­one di questa norma e la convocazio­ne di un tavolo con Governo, enti locali e filiera automotive per arrivare a misure condivise».

 ??  ?? Industrial­i. Roberto Vavassori, bergamasco, è il presidente del Clepa, l’associazio­ne europea degli industrial­i della filiera automotive
Industrial­i. Roberto Vavassori, bergamasco, è il presidente del Clepa, l’associazio­ne europea degli industrial­i della filiera automotive

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy