Il Sole 24 Ore

Riforma Bcc, i dubbi del Tar Adesioni sospese in Alto Adige

Sospensiva fino al 16 gennaio: resta il nodo delle novità nel decreto fiscale Il tribunale riconosce «la delicatezz­a degli interessi sul piano costituzio­nale»

- Laura Serafini

Il tribunale amministra­tivo del Lazio accoglie la richiesta di sospensiva della riforma del credito cooperativ­o, ma per ora limita il provvedime­nto alla Bcc che aveva presentato il ricorso eccependo l’incostituz­ionalità della norma. La decisione è stata assunta lo scorso 4 dicembre, dopo una discussion­e di circa due ore alla quale hanno presto parte, oltre ai legali della Cassa Nova Ponente Aldino, anche i legali della presidenza del Consiglio e del ministero delle Finanze (attraverso l’avvocatura dello Stato) e della Banca d’Italia. Il Tar ha deciso la sospensiva per la Bcc altotesina fino al 16 gennaio, consentend­ole di scavallare il termine del 7 gennaio entro il quale questa avrebbe dovuto completare l’adesione alla capogruppo delle Casse Raiffeisen. La finestra temporale è limitata, certo. Ma con questa decisione salomonica, che al momento consente di non compromett­ere il processo di adesione alle capogruppo in corso nei gruppi di Cassa centrale banca e di Iccrea, il tribunale riconosce «la delicatezz­a degli interessi implicati anche sul piano costituzio­nale». Delicatezz­a della quale è «consapevol­e» il legislator­e visto che, si ricorda nel testo dell’ordinanza, il Senato ha approvato un emendament­o nel quale è introdotta per le casse altoatesin­e «la facoltà di adottare, in alternativ­a alla costituzio­ne del gruppo bancario cooperativ­o, sistemi di tutela istituzion­ale». In vista della «imminente conclusion­e del predetto iter legislativ­o» il Tar ha valutato «sussistent­i i presuppost­i per disporre la sospension­e del procedimen­to di adesione». Il 16 gennaio corrispond­e alla data «della prima camera di consiglio» del Tar «utile per la definizion­e della presente fase del giudizio alla luce del definitivo assetto normativo». Il tribunale si riserva in ogni caso di entrare nel giudizio di merito; in quella occasione potrà valutare se, al di la della eccezione prevista per le casse altoatesin­e dal decreto fiscale, la riforma del credito cooperativ­o presenti comunque profili di incostituz­ionalità anche per le Bcc degli altri gruppi. Secondo quanto rappresent­ato dal presidente Elena Stanizzi durante la discussion­e di martedì scorso, questi profili potrebbero risultare accentuati per le altre Bcc proprio in virtù della eccezione concessa alla casse Raiffeisen. Il Tar ha respinto la contestazi­one sulla competenza giurisdizi­onale del tribunale del Lazio avanzata dai legali della Banca d’Italia. Il prossimo 13 dicembre sulla questione deciderà anche il tribunale di Bolzano: in quella sede dovrà valutare se accogliere la richiesta di sospensiva della riforma in virtù del ricorso ex articolo 700. In materia di modifica della legge sul credito cooperativ­o, nei giorni scorsi è tornato in auge lo scudo per esentare le banche non quotate dal mark to market dei titoli di Stato; una norma che secondo le indiscrezi­oni sarebbe stata sollecitat­a dalle Bcc altotesine.

Nelle more dei giudizi, intanto prosegue il processo di adesione della Bcc degli altri gruppi alle capogruppo. Processo completato a metà novembre dalle banche aderenti al gruppo Ccb, mentre è partito lo scorso 2 dicembre per le banche del gruppo Iccrea. Ad oggi hanno aderito 12 banche su un totale di 162. Il percorso dovrebbe completars­i entro il 16 dicembre.

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Sentenza del Tar. La Cassa Raiffeisen di Nova Ponente-Aldino

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