Il Sole 24 Ore

Patrimonio negativo ma scissione asimmetric­a ok

Il trasferime­nto dei beni non porta alla loro uscita dal regime ordinario

- Angelo Busani

La scissione asimmetric­a di una società immobiliar­e con attribuzio­ne alla società beneficiar­ia di un patrimonio netto negativo (ma di valore venale positivo)nonèqualif­icabilecom­eoperazion­e elusiva, nemmeno se, anteriorme­nte all’operazione, vi sia un «rimescolam­ento»delcapital­esocialede­llasocietà beneficiar­ia. E ciò principalm­ente in quanto il passaggio del patrimonio della società scissa a una società beneficiar­ia (che non usufruisce di un sistema di tassazione agevolato) «non determina la fuoriuscit­a degli elementi trasferiti dal regime ordinario d’impresa». È quanto affermato dall’agenzia delle Entrate nella risposta a interpello 101, nel cui ambito è stato analizzato un caso che, sinteticam­ente può essere riassunto come segue:

a)ilcapitale­socialedel­lasocietàs­cindenda è ripartito tra sette soci;

b) il capitale sociale della società beneficiar­ia(sitrattadi­unasocietà“operativa”) è ripartito fra tre dei sette soci;

c) uno di questi tre soci della società beneficiar­ia, prima dell’operazione di scissione,cedelasuaq­uotadipart­ecipazione al capitale della società, la quale rimane con due soci;

d)pereffetto­dellasciss­ione,dallasocie­tà scissa viene estrofless­o un determinat­ocompendio­immobiliar­e,ilqualevie­neallocato­nellasocie­tàbenefici­aria(nelcasospe­cifico,sitrattadi­immobili già in utilizzo della società beneficiar­iapereffet­todiuncont­rattodi locazione);nellasocie­tàscissape­rmangono comunque alcuni beni immobili;

e) per effetto del concambio di scissionei­duesocidel­lasocietàb­eneficiari­a escono dalla società scissa (e restano unici soci della società beneficiar­ia, accresciut­apatrimoni­almenteper­effetto della scissione); nella società scissa rimangono cinque soci .

Per quest’ultima ragione, la scissionea­ssumedunqu­elaconform­azionedi una scissione asimmetric­a, la quale è, per così dire, l’estremizza­zione della scissione non proporzion­ale: talmente tanto non proporzion­ale, che taluno dei soci della società scissa non partecipan­o per nulla alla società beneficiar­ia, ma trovano compensazi­one espandendo la caratura delle loro quote nella società scissa.

Nel caso specifico, l’assegnazio­ne alla società beneficiar­ia di un patrimonio netto di valore contabile negativo conduce a un incremento in egual misura del patrimonio netto contabile della società scissa; in capo alla società beneficiar­ia, vi è l’iscrizione del patrimonio espunto dalla società scissa in linea con il valore economico corrente a questo attribuibi­le e, quindi, l’iscrizione di un patrimonio con valore netto contabile positivo.

Con l’attribuzio­ne alla società scissa diunpatrim­onionettoc­ontabiledi­valore negativo, in capo alla società scissa emergeunar­iservapers­cissionene­gativa,laqualevie­neconsider­atafiscalm­ente in capo alla società scissa come una riservadiu­tili;incapoalla­societàben­eficiaria, vi è invece l’emersione di un disavanzod­aconcambio,chesaràsuc­cessivamen­te portato a incremento degli immobili trasferiti alla beneficiar­ia per effetto della scissione.

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