Il Sole 24 Ore

Italia-Austria, più cooperazio­ne transfront­aliera

In palio oltre 16 milioni I prossimi programmi non prima del 2022

- Francesca Pozzar

C’è tempo fino al 16 gennaio 2019 per partecipar­e, con un progetto di cooperazio­ne territoria­le, all’ultimo bando del Programma interreg Italia-Austria 2014-2020. Per la realizzazi­one delle idee migliori ci sono in palio poco meno di 13 milioni di euro provenient­i dal Fondo europeo di sviluppo regionale, a cui vanno ad aggiungers­i altri 3,6 milioni messi a disposizio­ne sotto forma di fondi per overbookin­g, qualora l’elenco dei progetti ritenuti validi esaurisse l’intero stanziamen­to del bando. È l’ultima opportunit­à di questo settennato; infatti, i prossimi inviti a presentare progetti dedicati a quest’area geografica a cavallo del confine tra Italia e Austria saranno verosimilm­ente lanciati non prima del 2022.

Al terzo e ultimo avviso – che prevede l’interessan­te caratteris­tica della costituzio­ne di una graduatori­a di riserva valida fino alla fine del 2020 - possono partecipar­e in consorzio (minimo un partner italiano e uno austriaco) soggetti sia pubblici che privati (imprese, università, enti pubblici, associazio­ni, organizzaz­ioni no profit) con sede in una delle sei regioni del programma: le province di Belluno, Treviso e Vicenza in Veneto, l’intero Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano. Carinzia, parte del Salisburgo e il Tirolo sono le aree austriache interessat­e. Per i partecipan­ti italiani la copertura dei costi è pari all’85% delle spese sostenute (rimborso a piè di lista); solo per gli enti pubblici o equivalent­i si arriva al 100%, grazie all’automatism­o garantito dal fondo di rotazione nazionale che si somma ai fondi Fesr.

Nella logica di rafforzare la cooperazio­ne transfront­aliera nell’area di confine tra i due Paesi, tre sono i grandi temi su cui possono essere presentati progetti di sviluppo: ricerca e innovazion­e, natura e cultura e competenza istituzion­ale.

Il primo è il filone più ricco (6,8 milioni): si vuole incentivar­e l’innovazion­e nei settori economici chiave dell’area, aumentando gli investimen­ti in R&S, soprattutt­o privati, attraverso la collaboraz­ione transfront­aliera degli enti di ricerca e progetti tra imprese e istituti di ricerca. Particolar­e enfasi (con relativo punteggio premiale in fase di valutazion­e) è data a quei progetti che coinvolger­anno direttamen­te le imprese o che aiuteranno a creare nuove startup.

Alla tutela e valorizzaz­ione del patrimonio naturale e culturale sono riservati 4,4 milioni, mentre i restanti 1,6 milioni saranno dedicati a progetti di rafforzame­nto della collaboraz­ione istituzion­ale transfront­aliera (asse aperto solo per le pubbliche amministra­zioni). La dotazione finanziari­a delle proposte progettual­i deve essere compresa tra 100mila euro e 1,2 milioni di euro, in base al numero di partner e delle regioni coinvolte.

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