Torino: i NoTav fanno il pieno
Gremita Piazza Castello: 20mila per la Questura, il doppio per gli organizzatori
Una piazza Castello gremita di bandiere No Tav, una piazza speculare, almeno nei numeri, a quella a sostegno dell’opera riempita un mese fa, con almeno 20mila persone in corteo, secondo la Questura, più del doppio per gli organizzatori. Torino torna a far sentire la sua voce e lo fa puntando il dito contro il tunnel di base dell’Alta velocità, tra Italia e Francia. A manifestare c’era la gente della Valsusa, il Movimento 5 Stelle, i centri sociali, una parte del sindacato, con Cgil e Fiom che hanno aderito alla manifestazione, i sindaci contrari all’opera e poi gli esponenti storici del Movimento No Tav come Alberto Perino che dal palco fa un appello proprio ai Cinque Stelle: «Ci rendiamo conto che non sono soli al governo – dice Perino – ma gli chiediamo di resistere e portare a casa quello che hanno promesso. Non accettiamo nessun tunnel». Questo è il punto politico, come ribadisce anche il senatore 5 Stelle Alberto Airola, unico esponente politico nazionale presente a Torino: «Sono certo che il ministro Toninelli stia aspettando che arrivi il risultato definitivo dell’analisi Costi-Benefici, uno studio – sottolinea Airola– che confermerà che questa grande opera è inutile come diciamo da sempre. Se così non fosse andremmo tutti a casa». Una tensione tutta interna al mondo No Tav che spiega i casi di contestazioni a Beppe Grillo, a Roma, e quelle al corteo di Torino che hanno coinvolto il vicesindaco Guido Montanari, che alla manifestazione ha sfilato con la fascia tricolore in rappresentanza del Comune.
In un post la sindaca Chiara Appendino ribadisce la sua contrarietà alla Tav e «la vicinanza a chi condivide queste istanze», parla di un’opera «che rappresenta un modello di sviluppo del passato» e di un «modello di sviluppo alternativo, sostenibile e collettivo». Mentre al premier Giuseppe Conte si riferisce il sindaco di Susa Sandro Plano: «Anche noi chiediamo di ascoltare le nostre ragioni» dice Plano riferendosi all’incontro a Palazzo Chigi di mercoledì scorso con la delegazione a sostegno della Tav. «Anche noi – ha aggiunto – vogliamo più investimenti e vogliamo riempire i nostri capannoni di lavoro vero».