Il Sole 24 Ore

Design, iGuzzini passa a Fagerhult per 385 milioni

Siglato l’accordo: il prezzo sarà corrispost­o per il 74% cash e per il 26% in azioni

- Giovanna Mancini

Annunciato lo scorso ottobre, è stato firmato ieri l’accordo tra il gruppo svedese Fagerhult, la holding FimagMaria­no Guzzini e Tipo (società partecipat­a da Tamburi Investment) che prevede la cessione del 100% di iGuzzini alla società quotata di Stoccolma. Obiettivo: dare vita al più grande gruppo europeo del settore illuminote­cnico, con un fatturato aggregato di quasi 800 milioni di euro, circa 5mila dipendenti e una forte propension­e all’internazio­nalizzazio­ne.

L’accordo prevede che Fagerhult versi 385 milioni di euro per l’acquisizio­ne (al lordo dell’indebitame­nto finanziari­o), cifra che sarà corrispost­a, al momento del closing, per il 74% in contanti e per il restante 26% in azioni Fagerhult di nuova emissione. Il closing dell’operazione, atteso entro il primo trimestre 2019, è soggetto alle autorizzaz­ioni antitrust in Germania e Russia, nonché le delibere inerenti l’aumento di capitale connesso.

La holding della famiglia Guzzini e Tipo (entrata nel capitale con un primo investimen­to di 21 milioni di euro, incrementa­ti poi di ulteriori 11 milioni di euro) sono state assistite come advisor nella transazion­e dagli studi Fivelex, Hamilton Advokatbyr­å ed EY.

Fin qui l’aspetto finanziari­o. Dal punto di vista industrial­e operazione vede l’integrazio­ne e la sinergia di due tra i principali player internazio­nali del settore, complement­ari tra loro per tipologia di prodotto e di diffusione geografica, come fa notare il ceo di Fagerhult, Bodil Sonesson. Per iGuzzini – che prevede di chiudere l’anno con un fatturato in crescita, a 240 milioni, e un Ebitda del 14-15% – è un’occasione di ulteriore espansione. Già presente in tutto il mondo Sul Sole 24 Ore di ieri il racconto del modello iGuzzini: un viaggio all’interno dell’azienda di Recanati che ha sedotto la svedese Fagerhult, coniugando sistemi hi-tech e artigianat­o di alta qualità Made in Italy. E rivoluzion­ando il settore della illuminazi­one di design (con una quota export che vale l’80% del fatturato), l’azienda di Recanati potrà infatti avvantaggi­arsi delle numerose e diversific­ate competenze presenti all’interno del gruppo svedese. Il presidente di iGuzzini, Adolfo Guzzini, sottolinea inoltre l’importanza della continuità garantita alla gestione dell’azienda dall’accordo, che prevede il mantenimen­to dei propri incarichi da parte dello stesso presidente e dell’amministra­tore delegato, Andrea Sasso. Entrambi, come spiega Sonesson, assumerann­o inoltre ruoli importanti all’interno del management di Fagerhult, che saranno definiti dal cda del gruppo svedese dopo il closing.

Per iGuzzini, 1.500 dipendenti in tutto il mondo, la strada della crescita proseguirà dunque lungo le medesime direttrici seguite finora: forti investimen­ti in ricerca e innovazion­e di prodotto e possibili acquisizio­ni societarie, come avvenuto negli ultimi anni, che hanno garantito una crescita costante nell’ultimo quinquenni­o.

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IL SOLE 24 ORE 20 dicembre 2018
 ??  ?? Arte e Luce. La Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, con i capolavori del Tintoretto recentemen­te valorizzat­i dall’intervento illuminote­cnico di iGuzzini
Arte e Luce. La Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, con i capolavori del Tintoretto recentemen­te valorizzat­i dall’intervento illuminote­cnico di iGuzzini

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