La lunga marcia delle rinnovabili verso l’obiettivo 100% sostenibilità
Oggi le fonti fossili sono superate anche dal punto di vista economico Innovazione e tecnologia consentono di abbattere i costi: il ruolo chiave nei sistemi di stoccaggio
Dal legno al carbone, passando da gas e nucleare: e ora le rinnovabili. Non è la prima volta che il mondo sperimenta una “Transizione energetica”, una espressione che rende l’idea di quanto la storia dell’energia sia sempre stata in evoluzione.
Queste transizioni sono state determinate dall’innovazione e dal progresso tecnologico, e hanno richiesto decenni. Sono state lente ma inarrestabili, e il loro impatto sulla società, sull’economia e sugli equilibri geopolitici globali è stato profondo. La transizione attuale verso le fonti rinnovabili e sistemi energetici più distribuiti, interconnessi e quindi complessi, si sta rivelando ancora più rapida e dirompente delle precedenti. Alla base c’è un sistema centralizzato, basato sulla produzione di energia da fonti fossili, non più sostenibile non solo per ragioni ambientali, ma anche economiche. Dagli anni Settanta la crescita globale della domanda primaria di energia è più che raddoppiata, anche trainata dalla crescita ecomica e demografica dell’Asia; ma nel contempo anche le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono raddoppiate e la comunità scientifica ha lanciato ripetuti allarmi: il 2017 è stato l’anno più caldo della storia, e gli eventi meteorologici avversi hanno causato danni per oltre 300 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti (fonte: National oceanic and atmospheric administration), ma già il 2018 promette di
Eolico e fotovoltaico hanno già superato la scorsa estate la soglia psicologica del primo terawatt installato
non essere da meno e si contano ancora le conseguenze dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito l’Italia a fine ottobre.
Fra vertici internazionali, trattati firmati e disattesi, emergenze locali e globali, la strada è comunque segnata e mostra come le fonti green stiano guidando la transizione energetica - grazie anche ad abbattimento dei costi delle tecnologie e al diffondersi di una coscienza ambientale - con uno sviluppo negli ultimi 10 anni difficile da prevedere.
Secondo la IEA (International Energy Agency, che con il rapporto World Energy Outlook traccia ogni anno un quadro preciso dello scenario riguardante fotovoltaico, eolico e in generale il mondo sempre più elettrificato in cui viviamo) entro il 2040 la domanda globale di energia crescerà del 30%. Il 40% di questi maggiorati consumi energetici sarà di tipo elettrico, destinati nei prossimi 25 anni a essere soddisfatti «innanzitutto dalle energie rinnovabili, poiché i costi in rapida flessione trasformano l’energia solare nella fonte più economica di nuova generazione elettrica».
Se sull’affermazione delle rinnovabili c’erano pochi dubbi, nessuno all’inizio pensava che il loro sviluppo sarebbe stato così dirompente. Secondo il New Energy Outlook (NEO) 2018 di Bloomberg New Energy Finance i costi delle energie pulite sono già stanno diventando più competitivi di quelli delle fonti fossili in diverse aree del mondo. Solare ed eolico, in particolare, giocano infatti già oggi un ruolo da protagonisti importante e arriveranno presto a soddisfare da soli, sempre secondo il report, quasi la metà del fabbisogno mondiale di energia. Queste proiezioni confermano l’andamento delle energie pulite di questi ultimi anni. Solare fotovoltaico ed eolico hanno registrato crescite ben oltre le previsioni: dal 2000 a oggi, se si considera la loro capacità installata, sono infatti cresciuti di 65 volte (di quattro volte dal 2010 al 2018): si è arrivati a giugno di quest’anno a ben 1.013 gigawatt di capacità installata, ossia 542 GW da eolico e 471 da fotovoltaico e già la scorsa estate le rinnovabili rinnovabili (idroelettrico escluso) hanno toccato e superato il tetto simbolico del primo terawatt installato. Una potenza destinata a raddoppiare nei prossimi cinque anni, ad un costo sempre inferiore.
Fra gli elementi che accelerano il processo è da considerare anche l’abbattimento del costo delle batterie, sceso sceso dell’ 840% dal 2010. Un ruolo chiave lo giocano ormai anche i sistemi di accumulo energetico, che consentono di stoccare l’energia disponibile dalle fonti rinnovabili per utilizzarla quando è più necessaria, superando così la natura variabile di sole e vento; gli stessi veicoli elettrici oggi, grazie a tecnologie come la V2GI (vehicle-grid-integration), possono essere sfruttati come vere e proprie “batterie con le ruote”.
Nel panorama nazionale Enel Green Power - la linea di business globale di Enel concentrata sullo sviluppo delle energie rinnovabili - arriva al traguardo dei 10 anni puntando su sostenibili- tà, innovazione e digitalizzazione, con numeri da leader mondiale: una produzione di energia che ha raggiunto i 100 TWh, un ritmo di crescita di 3mila MW all'anno, oltre 1.200 impianti in esercizio in 30 Paesi con una presenza geografica in continua espansione e una squadra di quasi 8mila persone. «Siamo pronti a fare la nostra parte anche per il rilancio delle fonti rinnovabili in Italia, che ha già raggiunto gli obiettivi al 2020 e sta lavorando per definire la nuova fase di sviluppo al 2030 – afferma il responsabile di EGP, Antonello Cammisecra – sia con il repowering degli impianti esistenti che con nuove soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. Il nostro Paese è dotato di una buona risorsa solare ed eolica che permetteranno una buona competitività delle fonti rinnovabili nella matrice energetica italiana, fino a rappresentare l’assoluta maggioranza della generazione nel 2030».
Parlare di decarbonizzazione significa anche guardare alla nuova mobilità elettrica,in forte crescita a livello mondiale, con un’espansione che sta superando ogni previsione, avendo raggiunto la quota di 4 milioni di veicoli venduti ad oggi. Anche in Italia ci sono importanti segnali positivi con un’accelerazione delle immatricolazioni, tra plug-in ed elettriche, che raddoppiano nei primi 10 mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. In questo scenario va avanti il piano di Enel X che porterà all’installazione di 28mila punti di ricarica nel nostro Paese entro il 2022.
Anche la mobilità elettrica è in crescita: il settore ha raggiunto quota 4 milioni di veicoli venduti