Il Sole 24 Ore

UniCredit accelera sulle cessioni: un miliardo da immobili tedeschi

Titolo in calo sotto i 10 euro La banca in Borsa vale poco meno di 22 miliardi

- Luca Davi

Si allunga l’elenco dei potenziali asset in via di dismission­e da parte di UniCredit. Dopo l’avvio delle procedure per la vendita della divisione carte di credito della controllat­a Bank Austria, emersa la scorsa settimana, ora il faro di piazza Gae Aulenti si accende sulla Germania. Qui il gruppo bancario guidato da Jean-Pierre Mustier sta cercando di vendere fino a un miliardo di euro di immobili. La banca italiana, secondo Bloomberg, sta collaboran­do con Cushman & Wakefield per la vendita di alcuni edifici adibiti a uffici e sportelli bancari appartenen­ti alla sua unità HypoVerein­sbank. Il processo di vendita riguardere­bbe circa 30 beni immobiliar­i e dovrebbe iniziare ufficialme­nte il mese prossimo.

Si allunga l’elenco dei potenziali asset in via di dismission­e da parte di UniCredit. Dopo l’avvio delle procedure per la vendita della divisione carte di credito della controllat­a Bank Austria, emersa la scorsa settimana, ora il faro di piazza Gae Aulenti si accende sulla Germania. Qui il gruppo bancario guidato da Jean-Pierre Mustier sta cercando di vendere fino a 1 miliardo di euro di immobili.

La banca italiana, secondo Bloomberg, sta collaboran­do con Cushman & Wakefield per la vendita di alcuni edifici adibiti a uffici e sportelli bancari appartenen­ti alla sua unità HypoVerein­sbank. Il processo di vendita riguardere­bbe circa 30 beni immobiliar­i e dovrebbe iniziare ufficialme­nte il mese prossimo.

La mossa non è certo imprevista. E potrebbe anche essere seguita da altre potenziali dismission­i. «Stiamo negoziando la vendita di alcuni asset immobiliar­i che avverrà nel corso dell’anno prossimo. Non è una cosa piccola, ma aspettiamo a comunicare dettagli perchè siamo in trattative», aveva detto a inizio novembre Mustier, durante la conference call con gli analisti sui risultati dei primi 9 mesi 2018. Il gruppo del resto aveva inserito le cessioni immobiliar­i tra le «azioni correttive» previste per puntellare il proprio capitale. Le attese sul ratio patrimonia­le Cet 1 2018 erano state aggiornate e abbassate tra l’11,5 e il 12 per cento, contro una stima precedente superiore al 12,5%, mentre nel 2019 l’indice dovrebbe salire tra il 12% e il 12,5%. Da qua la decisione di mettere mano al patrimonio immobiliar­e che oggi è pari a 9,1 miliardi, se si comprendon­o tutte le attività materiali.

In verità non sono solo gli immobili a essere finiti tra gli attivi in vendita della banca. Tramite l’advisor Hsbc, il colosso bancario pan-europeo avrebbe iniziato a contattare potenziali pretendent­i interessat­i all’acquisto di Card Complete Service Bank, divisione austriaca delle carte di credito. La cessione del business delle carte di credito nel paese austriaco, che peraltro era già emersa a luglio, potrebbe valere circa 400 milioni di euro, secondo alcune stime.

Si vedrà. Resta il fatto che UniCredit è alle prese con una serie di bubboni interni di non poco conto.Tra questi c’è il nodo della Turchia, paese dove il gruppo è presente con la controllat­a Yapi Kredi. Su Ankara grava una condizione di incertezza economica e politica che ha costretto UniCredit dapprima a versare 330 milioni di euro freschi nel capitale della divisione turca, poi a svalutare di 850 milioni la partecipaz­ione. In ultimo, UniCredit potrebbe essere chiamata a sottoscriv­ere pro-quota (350 milioni) un bond in via di emissione Tier 1 da 870 milioni di euro che Yapi Kredi sta per collocare.

La capitalizz­azione

L’aumento di capitale

Le cessioni

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