QUEST’ANNO VOGLIO IL PANETTONE NUMERATO!
Il 2018 sarà ricordato come l’ anno del panettone. Questo dolce quest’anno ha avuto un boom mai riscontrato in passato. Un successo non solo per il panettone tradizionale o classico (lievito naturale, canditi, uvetta, burro, uova) ma pure nei gusti più o meno abbinabili alla pasticceria: zucca e caffè, cioccolato,albicocche, amarene fino ad arrivare agli estremi quali parmigianoepere,m atri ciana, mortadella e capocollo. Insomma innovazioniche mostrano un momento di grande interesse per il panettone, caduto nell’oblio un po’ di anni fa e solo presente nel nord Italia.
Quali le molle di questo felice ritorno che ancora non ha toccato il cugino-pandoro, sempre prodotto durante il periodo natalizio nell’ area del nordest? Non esistono evidenti motivazioni di ripresa nel legame con il Natale, festa che non è mai cambiata, forse un ritorno alle radici, alle tradizioni, alla famiglia? La mia impressione è che in un periodo arido, convulso, egoistico, il panettone sia un simbolo caldo, di rifugio divenuto qualcosa di più di un semplice dolce. Oltre a questo aspetto endogeno, il panetùn si è trasformato in un oggetto modaiolo (c’è chi addirittura lo produce numerato) con i suo imiti( lostarsystem dei pasticcieri) che, alo rovolta,h annodato vita ad un popolo di produttori (pasticcieri anonimi, fornai, pizzaioli) e di pseudo imprenditori( chi appiccica il marchio a panettoni altrui) pronti a sfruttare il business. Se è moda il boom durerà l’ e space d’ un ma t in, se invece sarà tendenza…. Sine qua non