Comital Lamalù, da gennaio Cig per 125 lavoratori
Proseguono i tentativi per trovare acquirenti della fabbrica di alluminio
Si sblocca la vicenda della Comital Lamalù di Volpiano. Almeno sul fronte degli ammortizzatori sociali: avranno un anno di cassa integrazione i 125 dipendenti dell’azienda specializzata nella lavorazione dell’alluminio per il settore alimentare e farmaceutico, dismessa dalla proprietà francese e dichiarata fallita a giugno scorso. Da quel momento gli addetti sono senza alcuna copertura economica perchè l’azienda, in procedura concorsuale, non è rientrata da subito nelle indicazioni contenute nel decreto legge che ha reitrodotto la cassa integrazione per cessata attività. C’è voluta una mobilitazione sindacale e l’intervento dell’Esecutivo, in particolare del vicepremier Luigi Di Maio, per riaprire la questione e garantire a questi lavoratori una copertura economica.
Dal punto di vista industriale la questione resta aperta, almeno sulla carta: a gennaio infatti è atteso il secondo bando messo a punto dai curatori fallimentare per cercare un potenziale acquirente per la fabbrica di alluminio torinese. Una vicenda «lunga e complicata» come la definisce Julia Vermena della Fiom di Torino, che aggiunge: «la mobilitazione sindacale finora messa in campo dovrà proseguire sia per accelerare il pagamento della cassa stessa che per sostenere la ricerca di imprenditori disponibili ad acquisire attività e lavoratori». La procedura, ricorda Ciro Di Dato, responsabile di zona della Uilm, è stata autorizzata durante l’esame congiunto della procedura che si è svolto ieri al Mise. «L’ammortizzatore sociale sarà erogato a partire da gennaio 2019 – aggiunge – e durerà un anno. Si tratta di una notizia positiva, che arriva dopo anni di sofferenza, una importante conquista di tutti i lavoratori Comital e Lamalù, ma ora non bisognerà perdere tempo». Politiche attive e soluzione industriale in grado di ricollocare tutti i lavoratori sono le priorità.