Grillo e Renzi, firma sul patto «pro vax»
Beppe Grillo, Matteo Renzi e Roberto Burioniunitiperlascienzacome«valoreuniversale».Ilcolpodiscena,ieri, con le firme in calce al «patto trasversale per la scienza», lanciato dal noto virologoanti-bufaleedaGuidoSilvestri,immunologodifamaeordinario alla Emory University di Atlanta. «Nessuna forza politica italiana - recitaildocumento-siprestaasostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienzae/odipseudomedicinachemettonoarepentagliolasalute pubblica (i.e., negazionismo dell’Aids, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.)».
Sarebbe Silvestri, chiamato nel 2017 a redigere il documento M5S sui vaccini mentre infuriava la polemica con il Pd sul decreto Lorenzin , il responsabile della “conversione” di Grillo. Una mossa a sorpresa che ha spiazzato Luigi Di Maio («Va bene la scienza,maBurioni...»,avrebbedetto ilvicepremieraifedelissimi)eportato la ministra della Salute a replicare piccata: «La posizione pro-scienza è nelcontrattodigoverno.Qualsiasirichiamo appare retorico».
Per Grillo la cesura con il passato è tanto netta che su Facebook è stato inondatodiinsultidaelettoriM5Sdelusi.«Haitraditogliitaliani».«Vergogna». È il prezzo che Grillo paga per vent’anni di rapporto più che burrascoso con la scienza, costellato di complottismo e scivoloni. Nei suoi spettacolisindal1998tuonavacontro i vaccini («La difterite sarebbe sparita lo stesso») o sentenziava: «L’Aids è una bufala». Il blog ha fatto il resto. Adessolaclamorosaabiura.Cheilgarante M5S nega: «Per credere che io sia no-vax bisogna avere una mentalità da terrapiattista. Io critico l’obbligatorietàdeivaccini,questionepolitica, non i vaccini in sé».