L’asseverazione non dà più «peso» alla stima
Il caso oggetto delle sentenze di Cassazione “gemelle” n. 14961 e n. 14965 dell’8 giugno 2018 è emblematico della tendenza dei contribuenti a esibire perizie tecniche sostanzialmente inutili. Il ricorrente aveva fatto predisporre una perizia grafologica per disconoscere la sottoscrizione su un documento fondante i recuperi d’imposta. La Cassazione ha annullato le pretese fiscali non tanto per la perizia, quanto per l’inerzia dell’amministrazione a fronte del disconoscimento della scrittura privata. Oltre a perizie ininfluenti, non è raro che i ricorrenti si giovino di perizie “rinforzate” dal giuramento o dall’asseverazione, nella convinzione che l’apposizione di formule sacramentali renda gli elaborati tecnici più convincenti.