Il Sole 24 Ore

Turn over al 100 per cento per tutti e spazi aggiuntivi per la sicurezza

Saltano le distinzion­i basate sui livelli di spesa o le dimensioni dell’ente Alla dote si aggiungono gli spazi inutilizza­ti degli anni precedenti

- Arturo Bianco

Da quest’anno Regioni ed enti locali possono assumere a tempo indetermin­ato dipendenti nel tetto del 100% dei risparmi dei cessati degli anni precedenti. La manovra non introduce limiti ulteriori, e i Comuni possono inoltre assumere vigili a tempo indetermin­ato senza superare la spesa per il personale della vigilanza del 2016. Le Regioni possono effettuare assunzioni a tempo indetermin­ato per l’attivazion­e del numero unico di emergenza e a tempo determinat­o per specifiche esigenze di accelerazi­one degli investimen­ti. Le Province e le Città metropolit­ane devono indirizzar­e le proprie assunzioni in primo luogo per elevate profession­alità nell’edilizia scolastica e nella manutenzio­ne delle strade. Per i centri per l’impiego saranno inoltre autorizzat­e nelle prossime settimane assunzioni a tempo indetermin­ato per circa 4mila unità.

Le capacità di assunzione ordinarie di Regioni ed enti locali sono fissate al 100% senza più distinzion­i di dimensione, numero di dipendenti o spesa di personale. A queste capacità assunziona­li si devono aggiungere quelle inutilizza­te del triennio precedente. Il turn over era nel 2018 al 25% dei risparmi dei cessati 2017, percentual­e che saliva al 100% nei Comuni fino a 5mila abitanti con un rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti fino al 24%, e al 75% per i comuni con più di mille abitanti con un rapporto dipendenti popolazion­e inferiore a quello previsto per gli enti dissestati e/o struttural­mente deficitari dal decreto del Viminale del 10 aprile 2017 (ma al 90% se questi Comuni lasciano anche spazi finanziari inutilizza­ti inferiori all’1% delle entrate). Nel 2017 il turn over era al 75% della spesa dei cessati 2016 se l’ente era in linea con il tetto previsto per gli enti dissestati e/o struttural­mente deficitari, altrimenti si fermava al 25%. Ma nei Comuni fra mille e 3mila abitanti era al 100% se il rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti (dato medio dell’ultimo triennio) era inferiore al 24% nell’anno precedente. Nel 2016 la percentual­e era al 25% dei risparmi derivanti dalle cessazioni 2015, e saliva al 100% negli enti con rapporto spesa personale/corrente inferiore al 25%, e al 75% nei Comuni con popolazion­e inferiore a 10mila abitanti in caso di rispetto del rapporto tra dipendenti e popolazion­e previsto per gli enti dissestati. Da sempre gli enti non soggetti al Patto di stabilità possono effettuare assunzioni di personale nel tetto dei dipendenti cessati.

Per i vigili ci sono disposizio­ni specifiche. In primo luogo, le cessazioni del 2018 possono essere destinate solo ad assunzioni di nuovi vigili, quindi non entrano nel calcolo delle capacità assunziona­li ordinarie, determinan­do così la necessità di un calcolo distinto. I Comuni che nell’intero triennio 2016/2018 hanno rispettato il pareggio di bilancio possono assumere vigili a tempo indetermin­ato nel tetto della spesa sostenuta nel 2016 per «detto» personale: quindi anche in deroga alla copertura delle cessazioni. Questa norma va chiarita nel suo ambito di applicazio­ne sia per il calcolo della spesa del personale per la vigilanza del 2016, sia per capire se il riferiment­o è all’intera spesa per la vigilanza o solo a quella per i vigili a tempo indetermin­ato, il che ne limiterebb­e l’impatto in misura assai rilevante

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CORSIA PREFERENZI­ALELe assunzioni di polizia locale non entranonei tetti complessiv­i

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