Il Sole 24 Ore

Il ravvedimen­to va effettuato dal cliente che è responsabi­le

- A cura di Giorgio Confente

Viene inviata la dichiarazi­one Iva 2018 con visto di conformità. Successiva­mente alla scadenza della presentazi­one della dichiarazi­one, il cliente porta una fattura attiva relativa al periodo d’imposta 2017. Quale è la procedura de seguire: ravvedimen­to da parte del profession­ista che ha vistato, con codice tributo “8925”, presentand­o un’integrativ­a con il nuovo visto? O ravvedimen­to da parte del cliente? F.M. - MACERATA

Il ravvedimen­to dev’essere effettuato dal cliente, primo soggetto responsabi­le nei confronti dell’agenzia delle Entrate, per l’infedele dichiarazi­one. Pertanto è il cliente che dovrà essere intestatar­io del modello F24 con il quale si regolarizz­a l’omesso versamento di Iva, interessi e sanzioni per il mancato inseriment­o della fattura nella dichiarazi­one Iva 2018. Ovviamente si dovrà presentare anche una dichiarazi­one integrativ­a che espone il credito rettificat­o e un nuovo visto di conformità. Nel caso rappresent­ato, non è chiaro se si sia perfeziona­ta anche la violazione di infedele apposizion­e del visto (codice “8925”). Qualora se ne ravvisasse­ro i presuppost­i, la regolarizz­azione dell’errore commesso dal profession­ista non potrebbe sostituire il ravvedimen­to del cliente, ma si sommerebbe.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy