Il ravvedimento va effettuato dal cliente che è responsabile
Viene inviata la dichiarazione Iva 2018 con visto di conformità. Successivamente alla scadenza della presentazione della dichiarazione, il cliente porta una fattura attiva relativa al periodo d’imposta 2017. Quale è la procedura de seguire: ravvedimento da parte del professionista che ha vistato, con codice tributo “8925”, presentando un’integrativa con il nuovo visto? O ravvedimento da parte del cliente? F.M. - MACERATA
Il ravvedimento dev’essere effettuato dal cliente, primo soggetto responsabile nei confronti dell’agenzia delle Entrate, per l’infedele dichiarazione. Pertanto è il cliente che dovrà essere intestatario del modello F24 con il quale si regolarizza l’omesso versamento di Iva, interessi e sanzioni per il mancato inserimento della fattura nella dichiarazione Iva 2018. Ovviamente si dovrà presentare anche una dichiarazione integrativa che espone il credito rettificato e un nuovo visto di conformità. Nel caso rappresentato, non è chiaro se si sia perfezionata anche la violazione di infedele apposizione del visto (codice “8925”). Qualora se ne ravvisassero i presupposti, la regolarizzazione dell’errore commesso dal professionista non potrebbe sostituire il ravvedimento del cliente, ma si sommerebbe.