Il Sole 24 Ore

Il custode giudiziari­o può incaricare l’intermedia­rio

- Pierpaolo Ceroli e Luisa Miletta

Un custode giudiziari­o (che non sia commercial­ista) può incaricare un intermedia­rio (ad esempio, il proprio consulente) a emettere le fatture elettronic­he in nome e per conto del debitore esecutato?

M. D. - RAGUSA

La risposta è affermativ­a. Peraltro, per l’emissione delle fatture, non è necessario avvalersi di un intermedia­rio abilitato di cui all’articolo 3, comma 3, del Dpr 322/1998. Si ricorda che, per le fatture in nome e per conto di un terzo soggetto, occorre indicare in fattura che la stessa è emessa, per conto del cedente o prestatore, dal cessionari­o o committent­e ovvero da un terzo. In questi casi, va valorizzat­o l’elemento “soggetto emittente” con [CC] se emessa da parte del cessionari­o/committent­e, [TZ] se emessa da un terzo.

In caso di apposizion­e di firma elettronic­a, sarà sempre l’emittente a firmare la fattura, non il semplice trasmitten­te; nel caso specifico del quesito quindi, la firma dev’essere del custode giudiziari­o, non del suo intermedia­rio.

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