Il Sole 24 Ore

Cessione e posa in opera distinte in ambito extra–Ue

- A cura di Giampaolo Giuliani

In qualità di appaltator­i di un’impresa operante fuori dal territorio comunitari­o, dovremmo procedere alla vendita con posa in opera di un macchinari­o fornito da un’azienda intra–Ue, la quale provvederà a consegnare direttamen­te il bene al committent­e estero. L’opera, pertanto, non si esaurirà nella sola cessione del bene, ma anche nella prestazion­e del servizio di installazi­one.

Di fronte a questa fattispeci­e, ai fini Iva è preferibil­e distinguer­e la fattura di cessione del bene da quella della prestazion­e di servizio, con l’indicazion­e delle rispettive causali di non imponibili­tà (articolo 7–bis del Dpr 633/72 per la cessione del bene, e 7–ter per la prestazion­e di servizio)?

Oppure è sufficient­e emettere una fattura cumulativa per prestazion­e di servizi, con codice di non imponibili­tà ex articolo 7–ter del Dpr 633/72? F.P. - TERNI

In ambito extra–Ue, le operazioni di cessione con posa in opera devono essere tenute distinte. La cessione deve essere fatturata a parte, così come la prestazion­e di posa che è un’operazione non soggetta a Iva per carenza del presuppost­o territoria­le, ma che andrà fatturata in base all’articolo 21, comma 6–bis, lettera b, del Dpr 633/72.

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