Il Sole 24 Ore

Il profession­ista segue il principio di cassa

- A cura di Paolo Meneghetti

Se un profession­ista in forfettari­o emette fattura, ma entro fine anno non la incassa, questa va compresa nella dichiarazi­one dei redditi dell’anno di emissione o di incasso? Se un profession­ista ha emesso fatture nel 2018 in regime Iva semplifica­to, e tali fatture le incassa nel 2019, in quale anno si dichiara il compenso? E per verificare il limite di 65mila euro, si deve tenere conto di tali fatture o no? Se invece il profession­ista nel 2018 in forfettari­o emette fatture in quell’anno, ma le incassa nel 2019, dove per obbligo (socio di Srl) ritorna a essere semplifica­to, tali fatture vanno dichiarate come redditi 2018 o 2019?

V.C. - TEVEROLA

L’emissione del documento fattura blocca il momento imponibile ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, quindi tale scelta permette di evitare modifiche qualora successiva­mente venga mutato il regime contabile e di determinaz­ione del reddito. Detto ciò, ai fini delle imposte dirette, il profession­ista, in qualunque regime si collochi (forfettari­o o ordinario), applica comunque il regime di cassa: per cui il mancato incasso della fattura emessa comporta il fatto che essa non partecipi alla formazione del reddito al momento di emissione del documento, ma a quello dell’incasso, applicando le regole di determinaz­ione dell’imponibile vigenti nel periodo d’imposta in cui avviene l’incasso stesso.

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