La rilevanza contributiva del compenso al socio Srl
Il socio lavoratore (ma non dipendente) di una società a responsabilità limitata artigiana (edile), iscritto alla gestione Inps artigiani, può percepire un compenso per la prestazione lavorativa? Eventualmente, il compenso percepito come si può inquadrare ai fini fiscali e previdenziali considerando che il socio è già soggetto a contribuzione in quanto iscritto alla gestione Inps artigiani?
G.P. - ROMA
Il reddito spettante ai soci di una qualsiasi società è legato agli utili realizzati ed è diffusa la prassi di erogare degli acconti su tali utili. Il diritto societario, tuttavia, pone dei divieti e dei limiti alla possibilità di percepirli. È possibile che la società affidi al socio degli incarichi specifici diversi da quelli inerenti il raggiungimento degli scopi sociali per i quali è possibile, a seconda dei casi, instaurare un rapporto subordinato oppure di collaborazione o autonomo.
Si deve però trattare di incarichi che nulla hanno a che vedere con l’oggetto principale dell’attività della società, ma, piuttosto, di prestazioni specialistiche o collaterali. L’altra forma di compenso che i soci lavoratori (non dipendenti) possono percepire, oltre agli utili regolarmente distribuiti, è quello inerente alla eventuale carica di amministratore, compenso soggetto in questo caso alle regole fiscali dei lavoratori dipendenti e al prelievo contributivo da versare alla gestione separata Inps.