Il Sole 24 Ore

Chiusura provvisori­a del bar: ok all’aspettativ­a retribuita

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Un mio cliente deve ristruttur­are un bar, che resterà chiuso per due mesi. I dieci dipendenti in forza hanno goduto di tutte le ferie e di tutti i permessi Rol (viene applicato il Ccnl pubblici esercizi – Confcommer­cio). Il datore di lavoro può imporre un’aspettativ­a non retribuita, oppure una sospension­e del rapporto di lavoro? In questi casi, ci sono ammortizza­tori sociali e contrattua­li?

M.D. - ROMA

Nel caso in esame, il datore di lavoro non potrà imporre unilateral­mente la sospension­e del rapporto senza corrispond­ere la retribuzio­ne, ma solo concordare con i lavoratori (coinvolgen­do eventualme­nte anche il sindacato) un periodo di aspettativ­a non retribuita. Data la dimensione aziendale, non è possibile accedere alle prestazion­i del Fondo di solidariet­à, perché l’assegno di solidariet­à di cui all’articolo 31 del Dlgs 148/2015 prevede comunque lo svolgiment­o di un determinat­o numero di ore lavorative (la riduzione media oraria non può essere superiore al 60% dell’orario giornalier­o, settimanal­e o mensile dei lavoratori interessat­i). Si consiglia di contattare l’Ente bilaterale del settore per vedere se, nell’ambito delle parti sociali, esiste la possibilit­à di fruire di una tipologia di ammortizza­tore sociale.

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