Il Sole 24 Ore

Il medico dell’Asl può optare per un rapporto non esclusivo

- A cura di Claudio Testuzza

Sono un medico vincitore di un concorso a tempo indetermin­ato presso un’azienda sanitaria pubblica. Fino a oggi ho lavorato come libero profession­ista con partita Iva. Vorrei sapere se è possibile optare fin da subito per il regime di non esclusivit­à e, in caso affermativ­o, se devo mantenere ancora aperta la mia attuale partita Iva.

G.R. - NAPOLI

Qualora la condizione di rapporto esclusivo non sia stata richiesta esplicitam­ente dall’amministra­zione nel bando di concorso, il sanitario vincitore del concorso stesso potrà optare al regime cui meglio ritiene aderire all’atto dell’assunzione. Tuttavia, è opportuno ricordare che, se anche l’opzione tra rapporto esclusivo e non esclusivo costituisc­e un diritto inalienabi­le del dirigente medico, sancito dal comma 4 dell’articolo 15–quater del Dlgs 502/1992, il testo attualment­e vigente (come modificato dal Dl 81/2004) dispone che i dirigenti sanitari, con rapporto di lavoro a tempo indetermin­ato o a tempo determinat­o, possono comunque optare, su richiesta da presentare entro il 30 novembre di ciascun anno, per il rapporto di lavoro non esclusivo, con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo.

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