Non serve adeguare lo statuto se già in linea con la norma
Nel caso in cui lo statuto sociale della Srl faccia già riferimento genericamente a norme di legge che prevedono l’obbligo di adozione del revisore o collegio sindacale, è vero che non è necessario provvedere all’adeguamento dello statuto medesimo? Qual è il termine entro il quale va nominato il revisore? L’adeguamento degli statuti è necessario anche per le Srl che non rientrano nei nuovi parametri per l’adozione del revisore?
Si conferma che nel caso in cui lo statuto della Srl non contenga disposizioni in contrasto con l’articolo 2477 del Codice civile (come precisato nell’esempio), non sarà necessario provvedere alla modifica dello statuto medesimo.
In tale caso, qualora si verifichi il superamento dei nuovi limiti dimensionali, la nomina dell’organo di controllo o del revisore dovrà essere effettuata entro il termine di nove mesi dall’entrata in vigore dell’articolo 379, comma 3, del Codice sulla crisi d’impresa. Tale disposizione entra in vigore decorsi 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (articolo 389, comma 2 del Decreto legislativo), non ancora avvenuta.
Si ritiene che l’adeguamento degli statuti sia opportuno anche per le Srl attualmente non rientranti nei nuovi parametri di cui all’articolo 2477 del Codice civile, nonostante la formulazione letterale dell’articolo 379 del Codice sulla crisi d’impresa. Infatti, decorsi nove mesi dall’entrata in vigore del citato articolo 379, le disposizioni statutarie in contrasto con l’articolo 2477 del Codice civile saranno da considerarsi nulle per sopravvenuta contrarietà alla legge con la conseguenza che, anche in caso di mancata modifica dello Statuto, tali disposizioni non avranno effetti.
Si consideri tuttavia che il mancato adeguamento dello statuto non è causa per la società di sanzioni o di particolari conseguenze negative. La sopravvenuta nullità delle clausole finisce pertanto per determinare una specie di “adeguamento automatico” sostanziale alla normativa introdotta dalla riforma.