Il Sole 24 Ore

Un optional può fare la differenza Cautela sugli accessori: possono alzare la CO2

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I valori di CO2 riportati in queste pagine e i conseguent­i importi dell’ecotassa o dell’ecobonus sono solo indicativi: con le nuove regole di omologazio­ne, i test sulle emissioni si svolgono su tutte le varianti possibili di un modello. Basta scegliere un accessorio che aumenti i consumi (ruote larghe, barre sul tetto eccetera) per sforare una soglia e passare in una fascia con trattament­o meno favorevole

Pubblicità e schede non informano

Il problema riguarda soprattutt­o modelli che nello loro configuraz­ione standard sono vicini ai valori-soglia di CO2 previsti dalla legge di Bilancio. Ad oggi cliente non può conoscere in anticipo quale sarà il dato relativo all’auto che sceglie: rendere noti i valori di CO2 è obbligator­io, ma i siti delle case automobili­stiche e le schede tecniche riportate dai media si riferiscon­o ad allestimen­ti standard

Cautelarsi con il contratto

L’unico dato che fa fede ai fini di ecobonus ed ecotassa è quello riportato sulla carta di circolazio­ne, che è “personaliz­zato” sulla vettura scelta. Ma, al momento dell’acquisto di un’auto nuova, tale carta non esiste ancora. L’unico modo sicuro per cautelarsi è far aggiungere per iscritto sul contratto quale sarà il dato esatto sulla CO2 o comunque l’importo esatto dell’ecobonus o dell’ecotassa

Il ciclo di misurazion­e

Nel far riportare sul contratto il dato esatto sulla CO2, va richiesto quello che verrà riportato al punto V7 della carta di circolazio­ne, che è il valore Nedc correlato. Cioè quello calcolato secondo il nuovo ciclo di misurazion­e Wltp in vigore dal 1° settembre 2018 ma “tradotto” nei termini del ciclo precedente. Perciò non bisogna fidarsi di pubblicazi­oni che risalgono a qualche mese fa

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