Pronto il modello per chiudere 250mila controversie fiscali
L’Agenzia dovrà rendere disponibile il software per le istanze telematiche In caso di rottamazione-bis bisogna aver pagato entro il 7 dicembre 2018
La carica dei 101 giorni. Sono quelli che da oggi mancano al 31 maggio, considerando sabati, domeniche e festivi. Centouno giorni in cui chi ha un contenzioso con l’agenzia delle Entrate - notificato entro il 24 ottobre 2018 e non ancora concluso con pronuncia definitiva - potrà provare a sfruttare gli sconti della pace fiscale per le controversie. Un potenziale di 250mila liti (come stimato dal Sole 24 Ore del 18 ottobre scorso) che si possono chiudere da cui la relazione tecnica al decreto fiscale (Dl 119/2018) conta di incassare 500 milioni di euro (al netto di Irap e addizionali Irpef).
A far partire il conto alla rovescia è il modello di definizione agevolata pubblicato ieri dalle Entrate, insieme a istruzioni e provvedimento di accompagnamento.
Gli sconti sono variabili in base allo stato della lite e all’andamento nei gradi precedenti. Ad esempio, si versa il 90% del valore della controversia in caso di ricorso pendente in primo grado e depositato o trasmesso alla Ctp al 24 ottobre 2018. L’importo dovuto scende, invece, al 40% del valore della controversia con la soccombenza dell’Agenzia in primo grado o al 15% qualora il Fisco abbia avuto la peggio in secondo grado. Le controversie tributarie pendenti in Cassazione al 19 dicembre 2018 (data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl), per le quali l’agenzia delle Entrate risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio, possono invece essere chiuse con il 5% del valore di lite.
La scadenza di versamento della prima o unica rata è il 31 maggio 2019. Il piano dei pagamenti potrà essere dilazionato in un massimo di 20 rate trimestrali. Ma per aderire, oltre a pagare, si dovrà appunto presentare istanza di adesione sempre entro il prossimo 31 maggio. La domanda sarà solo telematica ma non si potrà presentare tramite Pec (posta elettronica certificata). Per dare effettivamente il via alla trasmissione l’agenzia delle Entrate dovrà mettere a disposizione il software e, visto il tempo disponibile, l’auspicio degli operatori è che arrivi il prima possibile. A quel punto si apriranno tre vie per i contribuenti interessati: il «fai-da-te» con l’accesso tramite le proprie credenziali ai servizi telematici delle Entrate; invio tramite un intermediario abilitato; recarsi in un ufficio dell’Agenzia, che comunicherà un numero di protocollo dopo la presentazione diretta.
Nel caso in cui le somme interessate dalla sanatoria siano oggetto della rottamazione-bis delle cartelle, bisognerà essere in regola con il versamento al 7 dicembre 2018, altrimenti sarà preclusa l’adesione alla definzione agevolata liti pendenti (si veda anche l’articolo in basso).