Mattarella vede Fico e Casellati: sul tavolo anche l’autonomia
Il nodo del coinvolgimento del Parlamento nelle intese tra Governo e Regioni
Un incontro di routine, di quelli che avvengono periodicamente tra le massime cariche dello Stato. Ma ieri al tavolo del Quirinale, nel faccia a faccia tra Sergio Mattarella, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati - oltre la consueta ricognizione istituzionale - si è discusso del tema di più stretta attualità che coinvolge Governo e Parlamento: le intese sull’autonomia rafforzata. Un argomento su cui il presidente Fico si è già speso pubblicamente, a differenza della sua “collega” di Palazzo Madama, chiedendo che vi sia un coinvolgimento del Parlamento, oggi tagliato fuori dal poter proporre modifiche alle intese tra Esecutivo e Regioni.
In realtà, quello di un ruolo maggiore delle Camere è diventato un punto su cui i 5 Stelle non vogliono mollare tant’è che il ministro Fraccaro – in una lunga intervista al Fatto quotidiano di qualche giorno fa – ha anche indicato una possibile via d’uscita: cioè che venga presentata una bozza d’intesa su cui il Parlamento dia le sue «indicazioni» al Governo che sarebbe «tenuto» a prenderle in considerazione in base «al rapporto fiduciario e politico». In pratica, si tratterebbe di un atto di indirizzo che l’Esecutivo potrebbe recepire nell’intesa con la Regione. O forse dovrebbe recepire visto che poi gli accordi sono sottoposti a un voto a maggioranza assoluta delle Camere. Anche di questo si è parlato al Colle e il capo dello Stato ha ascoltato le osservazioni dei due presidenti, consapevole che sull’autonomia si disputa un’altra partita politica importante tra i due alleati. E di certo offrirà il suo contributo per aiutare e sostenere una collaborazione istituzionale tra Governo e Camere.
È vero che ieri tutta l’attenzione politica era spostata sul voto on line dei grillini sul caso Diciotti, ma il partito di Salvini continua a spingere sul dossier che tanto sta a cuore dei “potenti” Governatori di Veneto e Lombardia. E anche dell’ala nordista della Lega, a cominciare dal sottosegretario Giorgetti che ieri è stato netto: «L’autonomia fa parte del programma e deve essere fatta bene. C’è una discussione in corso ma abbiamo fiducia». La discussione riguarda, appunto, la possibilità di poter dare un margine di intervento al Parlamento e del resto, i 5 Stelle rappresentano l’area del Mezzogiorno che più teme svantaggi e dunque vuole cercare meccanismi compensativi con il Nord nel passaggio alle Camere. Lì dove i grillini sanno di poter contare su una forza numerica superiore a quella leghista.